A cura della Redazione
La piazzetta antistante il nuovo Centro Sociale nel quartiere Penniniello sarà intitolata a Luigi Cafiero. Si è chiuso il sondaggio lanciato da torresette.it in collaborazione con il Comune di Torre Annunziata e relativo alla denominazione dello slargo di recente costruzione in uno dei rioni più popolosi della città oplontina. Hanno votato, dal 3 al 31 marzo, 1.139 lettori, che potevano scegliere fra tre nominativi: Luigi Cafiero, Don Peppe Diana e Matilde Sorrentino. Tre nomi, tre simboli, tre vittime innocenti cadute sotto i colpi efferati della camorra. Cafiero, giovane studente di Torre Annunziata (frequentava il Liceo Pitagora), fu ucciso il 21 aprile 1982 mentre era in compagnia della fidanzata Annamaria in via Andolfi. Fu freddato nella sua auto con undici colpi di pistola. La ragazza, fortunatamente, scampò alla morte sebbene fosse stata ferita. Luigi Cafiero venne ucciso per errore, scambiato per un’altra persona. Solo undici anni dopo, in seguito alle dichiarazioni del pentito Luigi Maiolino, fu possibile istruire un processo in cui lo stesso pentito ribadì l’errore commesso da quel vero e proprio plotone d’esecuzione e rivelò i nomi degli assassini del giovane. Aveva 18 anni. Don Giuseppe Diana era un sacerdote impegnato nella difficile realtà di Casal di Principe. Fu ucciso il 19 marzo 1994 nella sagrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, mentre si apprestava a celebrare la messa. Il suo impegno civile e religioso contro la camorra ha lasciato un profondo segno nella società campana. Il Liceo Scientifico di Morcone, dal 21 aprile 2010, è intitolato a lui. Aveva 36 anni. Matilde Sorrentino, conosciuta anche come “Mamma coraggio”, fu assassinata sull’uscio della sua abitazione il 26 marzo 2004. Pagò con la vita la sua denuncia degli abusi che venivano perpetrati ai danni dei bambini della scuola del rione Poverelli di Torre Annunziata. Uno scandalo che gettò fango sull’intera città, e che finì sulle prime pagine della cronaca nazionale. Aveva 49 anni. Luigi Cafiero è stato scelto dal 50,39 per cento dei votanti, ottenendo 579 preferenze. Di poco superiore al 43 per cento il risultato relativo a Matilde Sorrentino, che raccoglie 485 voti. Don Peppe Diana raggiunge il 3,66 per cento con 42 voti. Il 2,87 per cento, infine, ha votato per altri nominativi. Ciò che conta è il fatto che una piazzetta di uno dei quartieri più a rischio di Torre Annunziata, colpito recentemente da una maxi operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di ottanta persone ritenute affiliate ai clan che si contendono i traffici illeciti sul territorio, venga intitolata ad una vittima innocente della camorra, chiunque essa sia. Un segnale forte lanciato dalle Istituzioni e dalla città tutta, che si riappropria così dei suoi spazi, liberandoli dal marcio che li aveva popolati fino a qualche tempo fa. Una vittoria per i cittadini onesti di Torre Annunziata. FLORIANA VACCARO da TorreSette del 12 aprile 2013