A cura della Redazione
Anche per questanno, le acque che bagnano il litorale di Torre Annunziata non sono balneabili. Lo ha stabilito lAgenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Campania (Arpac), quale struttura di supporto tecnico per lAssessorato regionale alla Sanità, che ha provveduto alla valutazione e classificazione dei tratti di mare destinati alla balneazione, nonché ad individuare le acque di mare non adibite alla balneazione e permanentemente vietate. Ebbene, dalla delibera regionale n. 772 del 21 dicembre 2012, pubblicata sul Burc n. 4 del 23 gennaio 2013, risulta che la qualità delle acque che bagnano il nostro litorale è classificata come scarsa. Quindi, il nostro mare non è balneabile.
Un divieto che esiste dal lontano 1973, anno del colera. Quarantanni che hanno contribuito a distruggere uneconomia basata in buona parte sul turismo balneare di massa, e che aveva fatto della nostra città una delle più floride degli anni 50-60. I meno giovani ricorderanno certamente le decine di pullman provenienti dallentroterra vesuviano, con centinaia di bagnanti che si riversavano sulle spiagge torresi. Gli alloggi di via Marconi e via Rocco venivano finanche dati in affitto a famiglie napoletane che trascorrevano le vacanze estive a Torre Annunziata.
Erano gli anni doro del Lido Notte Club, frequentato da personalità di spicco del mondo del cinema e dello spettacolo quali Totò, Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica, Dino De Laurentiis, Mike Bongiorno, Teddy Reno, Rita Pavone, Ornella Vanoni, Peppino di Capri, Peppino Gagliardi, Fred Bongusto e, più recentemente, Wess e Dori Ghezzi. Un grande capitale distrutto non solo dallinquinamento del mare, ma anche da fenomeni degenerativi della società di allora, dove ad uneconomia basata sul turismo e sulle attività produttive (eccellente polo industriale di medie e grandi imprese come Deriver, Dalmine, Italtubi, Ciba-Geigy, Scac) si è sostituita uneconomia illegale, iniziata con il contrabbando di sigarette, proseguita con quello delle armi, per terminare con il traffico di sostanze stupefacenti.
Quarantanni in cui solo recentemente è stata adottata una politica seria di disinquinamento del fiume Sarno, il corso dacqua più inquinato dEuropa, ma i cui risultati non sono ancora quelli sperati.
Una lieve, sebbene amara consolazione, è rappresentata dal fatto che finanche il mare di Marina Grande di Sorrento è stato dichiarato non balneabile dallArpac. La notizia, di certo, non contribuisce ad accrescere lappeal della «costiera» nei confronti dei turisti.
Anche la nostra vicina Torre del Greco naviga in «scarse» acque. Così come non sono balneabili i tratti di costa di Marina di Stabia e del porto di Castellammare.
A dire il vero, qualche speranzella questanno, noi torresi, ce lavevamo messa di veder finalmente classificate le nostre acque di qualità buona, considerata anche lentrata in funzione del collettore fognario (realizzato negli anni 80) e la conseguente chiusura di numerosi scarichi di liquami fognari in mare. Ma questo è un evento di pochi mesi fa e sicuramente le acque antistanti il litorale torrese hanno bisogno di più tempo per purificarsi dai milioni di colibatteri fecali presenti al loro interno. Allora questanno consoliamoci di vedere le acque più pulite rispetto agli anni scorsi, con la speranza che dal 2014 non si notino più sulle nostre spiagge cartelli con la scritta divieto di balneazione.
ENZA PERNA
da TorreSette del 12 aprile 2013