A cura della Redazione
Matilde Sorrentino, Don Giuseppe Diana e Luigi Cafiero. Tre nomi accumunati da unico tragico destino. Tre vittime innocenti della barbarie camorristica, pronta a zittire per sempre coloro che si sono ribellati al giogo opprimente della malavita organizzata.
Il Comune di Torre Annunziata, su proposta dell´assessore alle Politiche Sociali Ciro Alfieri, intitolerà la piazzetta antistante l´edificio che accoglierà il nuovo Centro Sociale della città oplontina, nel rione Penniniello, ad una delle tre persone su citate. Difatti la struttura, attualmente ubicata in via Castriota, sarà trasferita ai civici 19 e 20 del Parco Penniniello, uno dei quartieri più degradati di Torre Annunziata. Ma, allo stesso tempo, un luogo da riconsegnare alla collettività e da assurgere a simbolo della vittoria dello Stato contro la camorra.
In collaborazione con TorreSette, l´Amministrazione comunale ha deciso di attivare un sondaggio tra i cittadini al fine di scegliere la nuova intitolazione del piazzale.
Per votare bisogna collegarsi alla sezione "Sondaggi" presente in alto a destra sulla homepage del sito www.torresette.it ed esprimere la propria preferenza entro il 30 aprile 2013.
I PROFILI
Luigi Cafiero fu ucciso il 21 aprile 1982 mentre era in compagnia della fidanzata Annamaria in via Andolfi a Torre Annunziata. Fu freddato nella sua auto con undici colpi di pistola. La ragazza, fortunatamente, scampò alla morte sebbene fosse stata ferita. Luigi Cafiero venne ucciso per errore, scambiato per un´altra persona. Solo undici anni dopo, in seguito alle dichiarazioni del pentito Luigi Maiolino, fu possibile istruire un processo in cui lo stesso pentito ribadì lerrore commesso da quel vero e proprio plotone desecuzione e rivelò i nomi degli assassini del giovane. Aveva 18 anni.
Don Giuseppe Diana era un sacerdote impegnato nella difficile realtà di Casal di Principe. Fu ucciso il 19 marzo 1994 nella sagrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, mentre si apprestava a celebrare la messa. Il suo impegno civile e religioso contro la camorra ha lasciato un profondo segno nella società campana. Il Liceo Scientifico di Morcone, dal 21 aprile 2010, è intitolato a lui. Aveva 36 anni.
Matilde Sorrentino, conosciuta anche come "Mamma coraggio", fu assassinata sull´uscio della sua abitazione il 26 marzo 2004. Pagò con la vita la sua denuncia degli abusi che venivano perpetrati ai danni dei bambini della scuola del rione Poverelli di Torre Annunziata. Uno scandalo che gettò fango sull´intera città, e che finì sulle prime pagine della cronaca nazionale. Aveva 49 anni.