A cura della Redazione
La questione lavoro torna drammaticamente dattualità. Ieri, oltre duecento tra lavoratori e cassintegrati torresi, si sono dati appuntamento a Napoli davanti agli uffici della Regione, al centro direzionale di Napoli, per protestare contro la grave situazione occupazionale creatasi a Torre Annunziata dopo la chiusura della Metalfer e della Metecno, con 139 lavoratori in mobilità. Ma a Napoli non cerano solo gli ex lavoratori di queste due aziende, ma anche i 54 delle Officine Torresi, i 28 dellIpdi in cassa integrazione, i 44 dellAir Naval, appena rientrati dalla cassa integrazione, e i 20 dellIcms, che rischia la chiusura per la mancanza di commesse. La manifestazione è stata organizzata dalle rappresentanze sindacali Cgil, Cisl e Uil per sensibilizzare la giunta Bassolino alle problematiche dellarea torrese. La principale emergenza è la scadenza della mobilità per i primi 44 ex lavoratori della Metalfer, che dallanno prossimo resteranno senza sussidio. Quindi, tra le principali richieste dei manifestanti, la proroga degli ammortizzatori sociali, lapprovazione di una legge regionale sul lavoro e lo stanziamento di nuove risorse economiche per larea torrese. I rappresentanti sindacali hanno incontrato lassessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Corrado Gabriele, il delegato dellassessore alle attività produttive, Nando Santoro, e il vicepresidente del consiglio regionale, Salvatore Ronghi. Al fianco degli operai cera anche il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita. Al termine dellincontro è stato deciso che la giunta regionale dovrà attivarsi per reperire le risorse economiche atte a finanziare la proroga degli ammortizzatori sociali. Inoltre è apparso necessario spostare la discussione sul tavolo della presidenza del consiglio dei ministri, come auspicato anche dalle organizzazioni sindacali.