«In questi giorni vi sono stati primi segnali negativi di un'estate difficile per il bacino del Sarno e il golfo di Napoli. Basti pensare a quanto è avvenuto Sorrento». Lo afferma Paolo Persico, dellka Rete Faro del Sarno.
«In questi anni si sono accumulati grandi ritardi nei lavori di completamento dei collettori e delle reti fognarie - prosegue Persico -. Il passaggio delle funzione dal commissariato di governo alla Regione Campania ha provocato un enorme aumento dei contenziosi e fermato mole opere.I cronoprogrammi annunziati da Cosenza e Romano si sono rilevati sempre sballati. Si giunge all'estate senza un piano efficace per impedire e contenere il fenomeno degli scarichi abusivi e del rilascio incontrollato di rifiuti nei canali,negli alvei e nel fiume Sarno con il conseguente arrivo di una massa di residui solidi nel golfo di napoli con gravi conseguenze per la saluta del mare e per il decoro delle spiagge frequentate da migliaia di cittadini e turisti. La nuova Regione dovrebbe farsi carico della costruzione di una sede di coordinamento efficace tra tutte le autorità preposte al fine di azioni efficaci di contrasto al fenomeno del rilascio di rifiuti a mare - continua l'esponente della Rete -. La prima azione dovrebbe essere quella di una pulizia dei principali alvei e del ripristino lungo il Sarno e in prossimità della foce delle griglie di intercettazione dei rifiuti solidi. Nei prossimi giorni - conclude Persico - insieme alle associazioni che da anni operano per la tutela del mare e del Sarno, avanzeremo proposte di merito e solleciteremo un'azione incisiva da parte di tutti gli enti preposti».