Dopo aver preso le difese di Shaila Gatta, finita sott’accusa per le modalità con le quali lo aveva lasciato, Lorenzo Spolverato è tornato a parlare dell’ex fidanzata, e lo ha fatto in una lunga intervista rilasciata al settimanale Chi. Il modello milanese ha ammesso di essere ancora innamorato dell’ex velina, con la quale vorrebbe provare in tutti i modi a recuperare il rapporto. Tuttavia, Shaila è “uccel di bosco”, e non risponde né alle chiamate né tantomeno ai messaggi di Lorenzo.
Lorenzo su Shaila: "La amo ancora. Vorrei un confronto"
“Quando è uscita dal Grande Fratello io sono rimasto lì a cercarla ogni giorno. Poi è arrivata, non l’avevo mai vista così non l’ho proprio riconosciuta ed ero pietrificato. Ha fatto una specie di monologo un po’ costruito, senza possibilità di farle delle domande, di avere delle spiegazioni rispetto alle accuse che lei mi faceva.
Le motivazioni di quello sfogo non le so, ma aspetto di smontarle una ad una. Shaila è una persona molto importante della mia vita, è soltanto vittima delle informazioni o di qualcosa che ha visto, perché sono innamorato veramente di lei. Ho provato a chiamarla, ho provato a scriverle. Ma silenzio totale. E nella non risposta, leggo anche tanto rifiuto da parte sua.
Per quello che c’è stato e che vorrei recuperare, vorrei un confronto: non ce lo meritiamo forse dopo sei mesi chiusi insieme nella Casa? Era un gioco, certo, ma i sentimenti sono veri. E ci sono rimasto male nel sentire le cose che mi ha detto. Io se involontariamente le ho fatto del male le chiedo scusa.
Cosa le direi ora? Le faccio un appello, le dico che dovrebbe ascoltare il suo cuore e nessun altro. Ma non si può fermare tutto questo? L’amo ancora. Lo sa? Magari non avevo i modi giusti, ma lei si era affezionata anche ai miei sbagli. E noi eravamo migliori amici. Tutti i suoi ex sono andati via. Io non sono andato via, sono qui, dispiaciuto e deluso, ma sono qui: Shaila, siamo sempre i ragazzi che si sono incontrati il 17 settembre nella piscina della Casa e che si sono innamorati dietro la porta del Tugurio”.