Emma Marrone si racconta in una lunga intervista di Michela Murgia per Vanity Fair. La cantante si professa “single, ma non sola”, e ha parlato della sua situazione sentimentale e professionale.

Non mi pongo il problema. Il mio scopo nella vita è realizzare me stessa, non trovare un partner. Certo, sono fatta di carne e ci sono sere in cui mi piacerebbe trovare qualcuno a casa ad attendermi, banalmente anche nel letto, ma questo sentimento non mi spinge mai a pensare che andrebbe bene chiunque. Sono single, ma non sola, ho tante famiglie”.

Emma Marrone ha spiegato come la sua situazione sentimentale sia uno specchio di questi tempi, dove le grandi lotte femministe sono giustamente all’ordine del giorno e hanno avuto una sorta di effetto paradossale: “Ma che uomini? Quelli della mia generazione sono deboli e spaventati, indecisi. Hanno paura delle donne autonome e forti. È come se noi avessimo fatto un passo avanti per essere più libere e loro nel frattempo siano ancora nello stesso punto di prima. Perché per essere madre devo avere un partner? Prima ti dicono: ‘non fate abbastanza figli’, poi provi a farli e ti mettono mille ostacoli: una visione medievale della genitorialità”.

Infine, Emma ha parlato della perdita di suo padre, scomparso lo scorso settembre a causa della leucemia: “Quando è morto io ero via un paio di giorni, l’avevo sentito la sera prima. Gli avevo detto ‘prendo un volo domattina e alle 13 sono già con le gambe sotto al tavolo’. ‘Ti aspetto’, mi ha risposto. Invece al mattino era morto. Quando ho visto il numero di mio fratello ho capito subito, dall’altra parte sentivo le urla di mia madre, è stato terribile. E io non c’ero”.