Metti una sera di mezza estate nell’atmosfera suggestiva, affascinante e seducente del Teatro Grande di Pompei. Associa allo straordinario scenario naturale uno spettacolo originale, appassionante, coinvolgente. Ecco emergere sontuosa la serata perfetta che riconcilia gli spettatori con le emozioni autentiche distanti, lontane, distaccate da quelle multimediali che si sono impossessate del nostro quotidiano.

“Lo Spartito Magico” ha sprigionato questa magia affabulatoria fin dal buio iniziale della prima scena, mantenendo fino alla fine intatto l’altissimo spessore del tasso di attenzione del numeroso pubblico presente. Azione lodevole di un testo profondo, dalle sfumature metafisiche, declinato attraverso colori intensi e nebulosi, decisi e incerti, astratti e sfuggenti a cui l’autore ha conferito un equilibrio artistico ineccepibile.   

“Lo Spartito Magico” nasce dalla scrittura e dalla composizione di Sergio Cirillo, originario di Torre Annunziata, e dalle orchestrazioni musicali di Maurizio Pica. Eccellente e persuasiva la regia di Nadia Baldi. In un’atmosfera che allude al mondo gotico, la vicenda si svolge in un tempo non definito. «La Napoli rappresentata è un luogo di magia – sostiene Nadia Baldi – scenario di sgomento e sonnolenza a causa di un sortilegio lanciato dal mago Meloneo per un amore non corrisposto».

E’ la storia di un maleficio che colpisce Napoli oscurandone completamente la storica forza, il vigore, l’espressività, la gioia. L’incantesimo azzera tutto, anche le forme più oleografiche della città.

«Il teatro oggi è uno dei pochi luoghi nei quali si può essere disconnessi dai social e dal virtuale – aggiunge Nadia Baldi - riuscendo a farci riconciliare con le proprie emozioni. “Lo Spartito Magico” è uno spettacolo che nasce proprio da questi presupposti».

L’autore dell'opera, Sergio Cirillo, è un autentico divulgatore di emozioni. La prima, fortissima, che personalmente mi coinvolse da spettatore sugli spalti, ha una data precisa: 12 marzo 1972. Allo stadio Comunale di Torre Annunziata si gioca una gara del campionato nazionale di calcio di Serie C, Savoia-Salernitana. I bianchi torresi, nel pieno di una delle tante crisi economiche-societarie della loro storia, sono ultimi in classifica e costretti a schierare sempre più giovani in formazione. Gli avversari, invece, rappresentano una corazzata milionaria lanciatissima verso la conquista della B. Risultato finale scontato? Ma anche no!!! Al 22’ del primo tempo il diciottenne Sergio Cirillo buca la rete avversaria. Quel gol sancirà una vittoria epica, prodigiosa, straordinaria.

La divagazione calcistica era necessaria per inquadrare Sergio Cirillo, la sua personalità poliedrica che si sviluppa e si evolve attraverso i valori dello sport, della musica, della scrittura, nella loro accezione più nobile ed esemplare. Le collaborazioni con Andrea Bocelli, Peppino Di Capri, Roberto Murolo, Eduardo De Crescenzo, Peppino Gagliardi rappresentano tappe di un percorso artistico prestigioso che s’intersecano con la passione per la scrittura.

Sergio ha scritto “Lo Spartito Magico” dieci anni fa per Bocelli. Il tenore toscano, però, non lo ha mai realizzato. «Ho voluto assemblare la lirica e il pop – spiega Cirillo – in una sorta di nuova esplorazione: voce impostata insieme a voce microfonata. Usando una metafora, è un innesto tra le viti di Bolgheri in Toscana e il Lacryma Christi in Campania».

I cast de “Lo Spartito Magico”: Franco Castiglia, Miriam Ciccotti, Gianni Conte, Adriano Di Domenico, Emanuela Loffredo, Francesco Malapena, Matteo Mauriello. Coro lirico “Artemusica”, direzione Maestro Giancarlo Amorelli.