Alfredo Giraud nacque a Napoli nell’aprile del 1868. Ben presto abbracciò la vita militare a bordo di equipaggi della Regia Marina, meritandosi il grado di semaforista di prima classe fino a diventarne Capitano.
Nei suoi tragitti di servizio sostò per periodi medio-lunghi nelle zone in cui fosse richiesta la presenza dell’unità navale a cui era assegnato per missioni delicate di assistenza.
Durante la prima parentesi vissuta a Torre Annunziata sposò Concetta Meo. Dalla coppia nacquero cinque figli, di cui tre faranno parte della storia del Savoia.
Alfredo Giraud durante i momenti liberi si cimentò nell’organizzare eventi, spesso sportivi, in un periodo che sarà ricordato come l’inizio della leggenda del calcio e del Savoia di Torre Annunziata.
Dopo una breve parentesi a Taranto, ritornò a Torre e gli venne affidato da Teodoro Voiello il ruolo di vice presidente della squadra torrese. Si raccontano episodi e aneddoti che raffrontati ai giorni nostri possono sembrare inverosimili: dalla tracciatura delle linee del campo da parte del capitano Giraud col suo fedele bastone, alla costruzione della gabbia per i preziosi palloni e abbigliamento sportivo.
La stagione della gloria, 1923-1924, lo vide protagonista come uomo simbolo di quella squadra che si meritò di sfidare il Genoa ricco di nazionali italiani, riuscendo nell’impresa di diventare la prima squadra centro meridionale ad uscire imbattuta da una finale scudetto contro una squadra del Nord.
L’evento avvenne il 7 settembre 1924 con il pareggio, per uno a uno, a Torre Annunziata.
L’abbandono di Voiello, dopo qualche anno, creò non pochi problemi alla formazione torrese che ebbe bisogno di tempo per ritornare a lottare per campionati all’altezza del proprio blasone.
Rilancio che il capitano Alfredo Giraud non poté seguire in quando scomparve l’11 gennaio 1929.
L’eredità umana, sportiva e, in particolare, calcistica venne trasmessa ai suoi giovani figli che contribuirono con le loro gesta, i gol e le vittorie, alla ricostruzione del Savoia.
Nel mese di giugno del 1981, la giunta comunale di Torre Annunziata guidata dal sindaco Vitiello decise di intitolare lo stadio comunale, costruito nel dopoguerra e ristrutturato negli anni ’60, al capitano Alfredo Giraud, vicepresidente del Savoia, vicecampione d’Italia e papà di tre calciatori degli anni ’30: Raffaelino, Michelino e Giovannino.