Dati più che lusinghieri per il primo weekend di apertura della Mostra sui reperti di Oplontis a Palazzo Criscuolo a Torre Annunziata.
Tra sabato e domenica sono stati staccati circa 700 biglietti (250 il 12 marzo e 434 il 13 marzo).
L'esposizione, promossa dal Comune oplontino in collaborazione con la Soprintendenza, e finanziata dalla Regione Campania, è stata aperta ufficialmente venerdì scorso (chiuderà il 31 marzo). In quella giornata, sono state soprattutto le scolaresche a visitare il "museo" temporaneo allestito nel Palazzo municipale. A fare da guide, i componenti del Centro Studi Storici "Nicolò d'Alagno" e dell'Archeoclub "Mario Prosperi". Gli alunni sono stati poi accolti dai figuranti del Gruppo Storico Oplontino, che hanno rievocato in costume personaggi dell'Antica Roma.
Ai numeri positivi dei visitatori fanno, però, da contraltare le lacune in materia di comunicazione dell'evento. Pochi i manifesti affissi in città, pressoché assenti quelli nei Comuni limitrofi. Sul sito della Soprintendenza continua a non comparire la campagna promozionale. Nè tantomeno ci sono riferimenti nei pressi degli Scavi di via Sepolcri e della Circumvesuviana, dove giunge parte dei turisti per recarsi al sito archeologico.
Qualche cartellone in più (sparso sul territorio circostante) consentirebbe di attrarre un maggior numero di persone e conferire alla Mostra l'importanza che merita.
Ricordiamo che a Palazzo Criscuolo, infatti, sono esposti oggetti rari, molti dei quali mai usciti dai magazzini della Soprintendenza. Oltre al "fiore all'occhiello" rappresentato dai famosi Ori rinvenuti nella Villla B. L'ultima loro apparizione nella città oplontina risale a 25 anni fa. Allora vennero accolti nelle sale della Real Fabbrica d'Armi.
(foto Vincenzo Marasco)