Una fila bianca e bella, una lunga marcia di piccoli sgargianti “Pulcinella” al ritmo incalzante di una tarantella che intonava la famosa “Funiculì Funiculà” del 1880 scritta da Giuseppe Turco e musicata dal maestro Luigi Denza.
Lo scenario mozzafiato del nostro Vesuvio poggiato sul mare dei sogni e il mare oplontino, pochissimo distante dall’Istituto Scolastico Comprensivo “Vittorio Alfieri” che quest’anno, per l’offerta formativa ed il potenziamento dei saperi e delle competenze dei suoi allievi, ha intrapreso e va concludendo un interessante progetto completamente mirante all’apertura al territorio.
Un progetto denominato appunto “Festa sul territorio” con finalità la conoscenza e lo sperimentare da vicino il luogo che ci circonda con tutte le sue caratteristiche ambientali e paesaggistiche, soprattutto dal punto di vista delle sue tradizioni.
Un piano di lavoro nato particolarmente dall’importanza che la scuola dell’infanzia assegna alle varie ricorrenze per dare modo ai bambini di entrare a far parte della cultura della società in cui vivono e per confermare le tradizioni culturali territoriali.
E i docenti dell’Alfieri, ben coadiuvati dalla dirigente scolastica Annunziata Martire, hanno gradatamente istruito i piccoli allievi sulla storia della maschera di Pulcinella partendo dall’origine del suo nome ed elencandone le bravate.
Dai racconti dei grandi, i bambini, appassionandosi ed affezionandosi a questo personaggio così tanto buffo e stravagante, non solo ne hanno appreso la storia, ma hanno anche ascoltato e memorizzato canti e poesie nella parlata napoletana e prestato attenzione alla musica tradizionale eseguita col mandolino ed altri strumenti tipici del nostro territorio ed hanno conosciuto la storia della pizza e della tarantella.
Un toccante momento, in una allegra giornata, che ha visto coinvolti l’intera comunità scolastica, docenti e genitori, nella realizzazione di vestitini in carta crespa.
Ed è stato così che per la festa di questo Carnevale gli scolari dell’Alfieri hanno lanciato un meraviglioso messaggio abbandonando le stereotipe maschere dei supereroi proiettandosi tutti nel nostro colorito folclore vestiti di bianco, con tanto di maschera nera e cappello a punta impersonando con orgoglio il nostro amatissimo Pulcinella. In una vera e propria kermesse rappresentata alle pendici del nostro idolo orrido e bello accucciato alla costa.