Luca De Filippo, figlio del grande Eduardo, è morto a Roma all'età di 67 anni. Ha trascorso la sua vita dedicandola al teatro, esordendo all'età di 7 anni in "MIseria e Nobilità" nel ruolo di Peppiniello.
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha disposto la proclamazione del lutto cittadino nel giorno dei funerali, in segno di profondo cordoglio per la scomparsa di un grandissimo maestro del Teatro nazionale.
«Muore un grandissimo maestro del teatro contemporaneo, eccezionale interprete della più illustre tradizione teatrale napoletana - ha affermato de Magistris -. Di Luca in questi anni ero diventato anche amico; la mia stima nei suoi confronti era talmente alta che assieme a Nino Daniele avevamo deciso di nominarlo Direttore della prima scuola del teatro della drammaturgia in lingua napoletana, dopo che avevamo ottenuto il prestigioso risultato - da tutti noi fortemente voluto - di far diventare il Teatro stabile di Napoli Mercadante e San Ferdinando, Teatro nazionale. Luca aveva cominciato con tantissimo entusiasmo la selezione per la formazione teatrale dei primi giovani ed assieme a lui stavamo progettando tante iniziative per il rilancio ed il riscatto di Napoli attraverso la cultura, con il coinvolgimento della Fondazione Eduardo e della struttura dell'ex carcere Filangieri, che da pochi giorni siamo riusciti a far entrare nel patrimonio del Comune di Napoli attraverso l'acquisizione dal Demanio dello Stato. Quante iniziative ci hanno visto lavorare insieme in questi ultimi tempi soprattutto nel carcere di Nisida oppure nel ricordo commosso di Francesco Rosi o dell'evento per i trent'anni della legge di Eduardo sulla devianza minorile che si sono svolti al Maschio Angioino. Con Luca scompare il grande erede del teatro di Eduardo. Alla famiglia e in particolare alla dolcissima moglie Carolina - conclude il sindaco - un abbraccio grandissimo e profondo da parte mia e di tutti napoletani»