Criminalità, precarietà, scelta. Sono i temi presenti nella storia di Ernesto, un giornalista di Scampia. Personaggio inventato da Vincenzo Rea, autore del libro “Napoli Nord”. La presentazione si è tenuta nella Biblioteca Comunale “Ernesto Cesaro” di Torre Annunziata.
Vincenzo Rea è attualmente direttore responsabile della testata giornalistica online “WebNapoli24.com”, e questa è la sua prima pubblicazione.
Dopo l’introduzione del relatore Saverio Aprea, lo scrittore sottolinea il suo orgoglio di presentare questo libro proprio a Torre, perché è stato dedicato a Giancarlo Siani. Il titolo del romanzo “Napoli Nord” rivela che la storia è ambientata a Scampia. La copertina, realizzata da Rita Raimondo, raffigura in maniera stilizzata le vele del quartiere. «Anche a Scampia ci possono essere delle belle realtà che spesso non sono raccontate dai media», dice Vincenzo Rea.
Il relatore chiede allo scrittore se Ernesto, il protagonista, abbia qualcosa in comune con lui, la sua vita.
«Non è un’autobiografia, ma ho molte cose in comune. C’è tanto di mio (ad esempio la carriera da cronista) ma anche tanti spunti dal reale. Comunque resta un romanzo».
Marco Carlino e Marta Aprea leggono alcuni passi del libro e poi si riprende con la parola all’autore.
«Lo scopo del libro è portare a galla la scelta di vita verso la legalità dei tanti “Ernesto” di Napoli», continua lo scrittore sottolineando due cose. La prima è che la criminalità è ovunque, non solo a Napoli. La seconda è che il libro risale a qualche anno fa, oggi Scampia è migliorata da allora.
Poi prosegue dicendo che il romanzo non parla della camorra in sé, ma vuole far capire del perché c’è chi sceglie una vita votata all’illegalità.
In conclusione, Vincenzo Rea sostiene che la famiglia ha un ruolo importante nella decisione della scelta di vita dei giovani, nel bene e nel male. La figura di Ernesto può essere come un punto di riferimento a non mollare mai anche se è la strada più difficile.
Interviene l’ex magistrato Michele Del Gaudio, tra i presenti tra pubblico, ringraziando l’autore in quanto è un trasmettitore di valori positivi ai giovani.