Inaugurata domenica 18 ottobre, presso la Reale Arciconfraternmita di Santa Maria del Suffragio, la mostra documentarie e di immagini "Sette generazioni di paratori per due secoli di storia cittadinia", curata dalla professoressa Lucio Muoio e dal presidente del Centro Studi Storici "Nicolò d'Alagno" di Torre Annunziata, Vincenzo Marasco.
Un viaggio di duecento anni tra l'arte degli addobbatori di chiese, che nella città oplontina vede la ditta Antonio Muoio tra i suoi massimi esponenti.
Al taglio del nastro c'erano mons. Raffaele Russo, parroco rettore della Basilica di Maria SS. della Neve, ed il sindaco Giosuè Starita.
La tradizione dei paratori torresi affonda le sue radici negli ultimi decenni del XVIII secolo con il capostipite Tobia. Si tramanda poi di generazione in generazione, fino ad arrivare ai giorni nostri con i discendenti di Pasquale Muoio e Anna Maria Cirillo. I figli Antonio e Giovanni sono, per ora, gli ultimi paratori che continuano a svolgere il lavoro dei loro avi.
La mostra, attraverso fotografie e disegni originali, nonché documenti tratti dall'Archivio Storico di Torre Annunziata, offre la possibilità ai visitatori di scoprire il meraviglioso mondo dei paratori. Un mestiere che richiede mesi di preparazione ed il lavoro di artigiani altamente specializzati. In particolare, viene esaltatala l'abilità dei paratori della ditta Antonio Muoio nell'allestire gli addobbi dell'Altare della Basilica della Madonna della Neve in occasione della tradizionale festa votiva dedicata alla Vergine Bruna il 22 ottobre, da due secoli ad oggi.
La ditta Muoio, inoltre, è stata protagonista anche di altri eventi che si svolgevano nei Comuni limitrofi, come la Festa dei Quattro Altari a Torre del Greco, vincendo in più occasioni l'ambito premio con allestimenti scenografici di dimensioni spettacolari.
La mostra sarà visitabile fino al prossimo 25 ottobre.