“Il territorio di Torre Annunziata ha cambiato più volte la propria denominazione, da Oplontis nell’antichità romana a Silva Mala nel periodo 1194-1250, da Calcarola il 19 settembre 1319, considerata la data di nascita del borgo, a Turris Annunciatae, e poi ancora Gioacchinopoli, dal 1810 al 1815, per poi assumere l’attuale nome”.
Ha esordito così Vincenzo Marasco, storico e scrittore torrese, nell’ambito dell’iniziativa sulla toponomastica cittadina organizzata il 9 gennaio a Palazzo Criscuolo. Poi Marasco è entrato più nel dettaglio con notizie molto interessanti, frutto dei suoi lunghi studi sulla storia della nostra città, accompagnando il suo intervento con immagini e scritti che illustravano le diverse variazioni territoriali. Incentrando l’attenzione dei presenti anche su piazze e strade che nel tempo hanno cambiato la loro denominazione.
Strade, piazze e luoghi ieri e oggi
Da piazza Cesaro, già piazza dei Comizi e Largo Pisacane, anche se nel linguaggio popolare viene ancora definita piazza Santa Teresa. Così come i corsi Umberto I e Vittorio Emanuele III erano unificati in una sola via del Popolo e prima ancora nella Strada Regia. E ancora, nel periodo fascista, via Gino Alfani era via Italo Balbo, gerarca dell’epoca, e via Vittorio Veneto era prima via Gioacchinopoli e poi via Benito Mussolini, anche se per un breve tempo, e via Murat era via Fontanelle dal cognome di una famiglia del posto.
E ha continuato con la genesi di luoghi come il Carminiello, dai monaci del Carmine, il Penniniello, da bosco di Pioppi, lo Stagnone, da area paludosa habitat di uccelli migratori, la Bufolara, da pascolo di mandria di bufali vicino alla foce del fiume Sarno.
Le intitolazioni di strade e piazze
La discussione è stata incentrata successivamente da Marasco su come è formata una commissione toponomastica e quali sono le leggi che regolano l’intitolazione di luoghi, strade e piazze. Proponendo di cambiare nome al corso Umberto I dandogli quello della scrittrice Maria Orsini e trasformare corso Vittorio Emanuele III in via Michele Prisco, altro famoso scrittore torrese. E infine ha proposto strade per l’imprenditore pastaio Giovanni Voiello, per la partigiana e prima consigliera comunale Carmela Pagano, per il sinologo Guido Amedeo Vitale, per i produttori cinematografici De Laurentiis, e così di seguito.
Alla conferenza è intervenuto l’assessore Alfonso Ascione che si è complimentato per l’iniziativa e ha sottolineato alcuni aspetti e problemi pratici per il cambio di denominazione. Era presente la professoressa Mirella Azzurro, presidente dell’Archeoclub che aveva premiato in precedenza dei ragazzi che avevano partecipato al concorso “RaccontiAmo il centro storico”.
(Nella foto, da sinistra Azzurro, Ascione, Marasco)