Lutto con bandiera a mezz’asta sullo stabile della Soprintendenza archeologica di Pompei e degli altri centri vesuviani.
Il personale deli Scavi esprime i sentimenti di vicinanza, stima ed ammirazione per un uomo di cultura come Khaled al-Asaad, vittima della ferocia dell'ISIS, il sedicente Stato Islamico, che è un connotato purtroppo parallelo all’ignoranza.
Asaad ha coronato con un atto di estremo eroismo una vita intera dedicata all’archeologia. Una città come Pompei, conosciuta in tutto il mondo per la diffusione di questi valori, non poteva non commemorarlo nel migliore dei modi.
«La notizia della morte dell’archeologo Khaled al-Asaad, direttore delle antichità di Palmira, oltre a ferire per il suo orrore, ci impressiona profondamente per il suo significato simbolico che investe la cultura intera, e l’archeologia nello specifico, in quanto scienza che tutela la storia e l'identità dei popoli - ha dichiarato il soprintendente di Pompei, Ercolano e Stabia, Massimo Osanna. Sento il dovere - ha continuato - di esprimere un pensiero di elogio per un uomo, un archeologo, che ha dedicato la propria vita, fino al sacrificio estremo, alla difesa del patrimonio di una civiltà millenaria. Si tratta di un delitto nei confronti dell’intera umanità, che oltre a provocare sentimenti di indignazione, chiama tutta la società civile a difesa del nostro passato e di chi opera per salvaguardarne e perpetrarne il suo significato».