A cura della Redazione
Oplontis accoglie Philip Reeker, console generale degli Stati Uniti a Milano ed ambasciatore Usa delegato per l´Expo 2015. Stamattina, il diplomatico statunitense è giunto in visita alla Villa di Poppea, accompagnato per l´occasione dall´assessore alla Cultura del Comune di Torre Annunziata, Antonio Irlando, che ha illustrato al gradito ospite le bellezze del nostro sito archeologico. Insieme a loro, c´era anche il giornalista del Corriere della Sera Gian Antonio Stella, che tre anni fa, in suo articolo dal titolo «Villa di Poppea, vergogna continua: soffoca tra cemento e degrado», denunciava le pessime condizioni in cui versavano gli Scavi e la scarsa (o per meglio dire inesistente) valorizzazione del patrimonio archeologico locale.
Eccone un estratto:
«Quanto alla Villa di Poppea, suscita incanto, rabbia e malinconia. Pavimenti luridi di polvere, mosaici che qua e là si sgretolano, affreschi che si gonfiano, tubi innocenti che reggono ovunque putrelle d´incerta stabilità, nastri di plastica biancorossa di traverso, lampade orrende oscenamente arrugginite, erbacce che crescono divorando il pavimento della piscina... E sopra le teste incombono ovunque, minacciosi, i pesantissimi soffitti sorretti da ciclopiche travi di cemento armato. Li piazzarono lì pensando così di proteggere le stanze affrescate, di una bellezza ineguagliabile. La scienza ha dimostrato, purtroppo, il contrario: in caso di terremoto l´avere ammassato tonnellate di cemento armato sui mattoni e le pietre antiche può moltiplicare i danni rendendoli devastanti».
Nella foto, da sinistra: Irlando, Reeker e Stella