A cura della Redazione
Ancora un riconoscimento per il cortometraggio del giovane regista Onofrio Brancaccio realizzato in collaborazione col Liceo Pitagora di Torre Annunziata. Dopo Corto in Stabia e Lo strillone dargento è la volta di www.ilcorto.it, un concorso che, grazie allimpegno di Renato Francisci, autentico talent scout nel campo cinematografico, si impone tra i più importanti ed autorevoli dello scenario nazionale ed anche oltre, vista la sezione internazionale inaugurata.
Prestigioso lo scenario della manifestazione, il teatro Manzoni di Roma, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Carlo Vanzina, Ray Lovelock ed Alessandro Haber, chiamati a premiare i vincitori. Particolarmente incisivo lintervento di Haber che nella sua consueta cifra attoriale nervosa e vibrante ha celebrato la fascinazione dellarte della recitazione.
Molteplici le sezioni da premiare, magnificamente padroneggiate dalla frenetica professionalità di Amedeo Goria, puntuale presentatore della serata, coadiuvato da una splendida Francesca Ceci e da una presenza muta ma quanto mai avvenente, dispensatrice di targhe e trofei. Il riscontro del pubblico è stata lulteriore conferma dellinteresse e dellattenzione per il cortometraggio, una forma comunicativa, ma anche creativa, particolarmente congeniale allimmaginario giovanile.
Il corto ha la simultaneità, limmediatezza dellintuizione, la fulmineità del pensiero che si traduce in atto, in movimento, in azione. a parlare è il prof. Felicio Izzo, attuale preside dellIstituto dArte di Torre Annunziata, ma soprattutto fraterno sodale del regista oltre che autore della sceneggiatura del corto vincitore Consente di raccontare una storia senza i paludamenti della narrazione lunga, senza gli obblighi formali del plot. Diventa gesto narrato ed intenso, emozione tradotta in immagine, ma sempre incisiva, sempre intensa, come un riflesso luccicante della mente".
Due i premi conseguiti dall Inferno sotto il vulcano nella serata romana del 17 Dicembre, quello nella sezione scuole di II grado e quello per la miglior regia, dove, su un totale di circa 2000 partecipanti, Onofrio Brancaccio è riuscito ad entrare nella terna finale. A ritirare le targhe sul palcoscenico una piccola e simpatica comitiva, costituita oltre che dal regista e dallo sceneggiatore anche dai figli di questultimo, Ilio ed Elvio (tutti ritratti nella foto), non per nepotismo, ma in quanto attori del corto, che come si sa, per questione di budget sono reclutati sulla base di casting a respiro familiare.
Un simpatico epilogo lindomani, quando in piazza S.Pietro si sono ritrovati alcuni dei premiati della serata, in particolare quelli della sezione internazionale ed i nostri non si sono lasciati scappare loccasione di una foto, naturalmente con la targa celebrativa, con unattrice di Singapore dal nome impronunciabile.