A cura della Redazione

Ieri sera il treno della Circumvesuviana, partito da Napoli alle 19,29, è stato letteralmente assaltato nella stazione di via Nocera a Castellammare di Stabia da un gruppo di sconosciuti vestiti di nero, a viso coperto, con bastoni, pietre, fumogeni e tutto quanto poteva essere usato per fare danni. Il motivo di questa aggressione? Sul treno viaggiavano i tifosi della squadra di calcio di Sorrento che avevano assistito alla partita con la Turris a Torre del Greco.

Le eloquenti immagini sui social mostrano come i viaggiatori e lavoratori della Circumvesuviana siano stati oggetto di una violenza inaudita ed hanno rischiato la vita, mentre i tifosi del Sorrento sono stati “accompagnati” dalle forze dell’ordine solo fino al treno, che da programma non doveva fermare a Torre del Greco, ma che “per ordini superiori” ha dovuto sostare per consentire ad un gruppo di un centinaio di tifosi di viaggiare insieme ai “normali” viaggiatori.

«Ieri sera c’è stata tantissima superficialità nel gestire questo evento - scrive il sindacato ORSA – Autoferro-TPL Campania in un duro comunicato -. Se gli agenti hanno scortato il gruppo dei tifosi è perché si temevano disordini e danni, ed allora perché la scorta non li ha seguiti sul treno, non li ha “accompagnati” fino a destinazione come si è fatto negli anni scorsi quando c’erano questi “derby della Campania”? Chi ha organizzato il “dispositivo di sicurezza” pensava forse che sul treno non potessero esserci disordini e danni? Lo sapeva che non è possibile far viaggiare un gruppo di ultras insieme agli “altri” viaggiatori? Chi ha autorizzato il personale del treno ad effettuare una fermata “speciale” a Torre del Greco doveva chiederne il motivo e, di conseguenza, pretendere che la scorta di Polizia fosse presente sul convoglio fino a destinazione, per tutelare sia i tifosi, ma anche e soprattutto chi si trovava a viaggiare ed a lavorare in quel momento.

L’agguato al treno di ieri sera è un episodio vile e vergognoso che non dovrà passare impunito, chiediamo pertanto che siano accertate tutte le responsabilità di questo evento, dirette ed indirette.

Vogliamo sapere chi sono stati gli aggressori, come sapevano che su quel treno viaggiavano i tifosi del Sorrento, chi doveva tutelare i cittadini ed i lavoratori e non lo ha fatto, chi ha concesso che quel treno fermasse e ripartisse senza essere scortato.

Chiediamo che la Prefettura di Napoli ci convochi - conclude il comunicato - perché questi brutali episodi che, lo ripetiamo, potevano avere un epilogo ben più drammatico, non accadano mai più».