Morì il 28 marzo 2024, ad un mese dalla nascita, dopo una gravidanza portata avanti dalla mamma senza problemi. Poi la denuncia dei genitori alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che aprì un fascicolo ed iscritto nel registro degli indagati tre medici dell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia.
A distanza di poco meno di sei mesi dalla morte del piccolo Salvatore, ieri c’è stata una manifestazione a Torre Annunziata dove si è levato alto il grido dei familiari, ancora in attesa di giustizia per la morte del loro bimbo.
Il corteo di protesta è partito da via Cuparella e diretto al Tribunale oplontino. I genitori Ludovico e Rachele sono stati ricevuti dal sostituto procuratore Agostini. “Non era scontato che venissero aperte le porte ai genitori – afferma l’avvocato difensore Gennaro Ausiello -, eppure lo hanno fatto in segno di vicinanza alla famiglia”.
All’appuntamento era presente anche il senatore Orfeo Mazzella. “La lentezza con cui le autorità stanno affrontando questa situazione è inaccettabile. Ogni giorno di attesa aumenta il dolore di questi genitori, che meritano risposte concrete. L'autopsia, prevista diversi mesi fa, non è ancora stata consegnata, lasciando l’indagine ferma e la verità nascosta. Come rappresentante dei cittadini, continuerò a sostenere la famiglia in questa battaglia per la giustizia ed a chiedere che sia fatta piena luce su quanto accaduto, affinché nessun altro genitore debba affrontare un calvario simile. Se necessario – conclude il senatore - porterò anche il caso in Parlamento e direttamente al ministro della Salute, perché non è assolutamente tollerabile che un bambino di un mese perda la vita senza che venga data una spiegazione!".
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