A cura della Redazione

Obbligo di dimora nei confronti di un soggetto di Torre del Greco gravemente indiziato del reato di usura.

Il provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica oplontina, è stato eseguito dai militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata.

Le indagini condotte dai finanzieri di Torre del Greco sono partite da una denuncia in cui risulterebbe che l'indagato avrebbe praticato l'attività usuraia in modo seriale e professionale, prestando somme di denaro di elevato importo a soggetti in estrema difficoltà finanziaria, pretendendone la restituzione a tassi di interessi esorbitanti.

In pratica tra il 2010 e il 2020 sarebbero state prestate a sei vittime, di cui tre imprenditori, somme di denaro per oltre un milione e 700mila euro a tassi di interesse oscillanti tra il 20% e l'80% annuo. Al fine di ottenere la restituzione delle somme di denaro prestate e degli interessi pretesi, l’indagato avrebbe minacciato di intraprendere azioni civili nei confronti delle vittime, ovvero proposto alle stesse di simulare un proprio rapporto di lavoro alle dipendenze della società, riconducibili agli usurati per mascherare le restituzioni come normali stipendi mensili.

Un'altra vittima sarebbe stata indotta a spogliarsi di una rilevante quota del capitale sociale della propria azienda per intestarla all’indagato, dopo averne sottostimato notevolmente il valore.

All’indagato è stato sequestrato un immobile ubicato nel Comune di Corigliano-Rossano, in provincia di Cosenza, che sarebbe stato acquistato dallo stesso con i proventi dell'attività illecita.

In fase di esecuzione del provvedimento cautelare sono state altresì sequestrati oltre 70.000 euro in contanti rinvenuti occultati sopra un armadio presso l’abitazione dell’indagato, in quanto ritenuti profitto del reato di usura.