Un incidente costato la vita a tre giovani, dopo 4 anni arrivano le condanne per due imputati. La più pesante è per un 45enne di Napoli, alla guida della vettura che, nella notte dell'8 aprile 2019, tamponò una Nissan Micra sull'autostrada A1 Milano-Napoli, tra Acerra/Afragola ed il bivio con l'A16, direzione Roma-Napoli all'altezza del km 752+160. La vettura, sbalzata poi da destra a sinistra sulla carreggiata, fu investita da altri veicoli, in una carambola che ne vide coinvolti in tutto sei.
Nella circostanza morirono 3 giovani: Antonio Esposito, 28 anni, di Afragola, la fidanzata Maria Notaro, 23 anni, di Piazzolla di Nola, e Arcangelo D’Afflitto, 23 anni, anche lui di Afragola.
Per il principale imputato, il Tribunale di Napoli Nord ha sentenziato 7 anni di carcere: l'uomo doveva rispondere di omicidio stradale aggravato dall'aver causato più vittime. Condanna a due anni - ma con la sospensiva condizionata allo svolgimento di lavori di pubblica utilità -, invece, per un 26enne di Volla, che, alla guida di un'altra vettura, era sopraggiunto prendendo in pieno la Nissan. Un impatto che stroncò la vita ad Antonio Esposito e ad Arcangelo Afflitto, morto dopo tre giorni in seguito al ricovero in ospedale. La ragazza era deceduta già nel corso del primo tamponamento.
Assolti, per non aver commesso il fatto, altri due automobilisti che erano stati rinviati a giudizio, il 25enne alla guida della Nissan e il conducente di un'altra vettura che aveva colpito in pieno l'utilitaria in seconda battuta.
I due imputati sono stati condannati anche al risarcimento dei danni subiti dalle parti civili costituite, nella misura, rispettivamente, del 70 e del 30 per cento, e al pagamento delle spese processuali.
La famiglia di Antonio Esposito è stata assistita in giudizio, per la parte relativa al risarcimento civile, da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.