Carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno dato esecuzione, nella città oplontina, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale oplontino, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di due indagati, gravemente indiziati del tentato omicidio di Vittorio Nappi e detenzione e porto illegale di armi.
L’indagine - condotta da gennaio a maggio - è scaturita dall’esplosione di colpi di armi da fuoco all’indirizzo di un’autovettura in via Cuparella a Torre Annunziata, con a bordo due giovani oplontini, uno dei quali, appena ventenne, veniva attinto al torace rimanendo gravemente ferito.
Le investigazioni hanno permesso di acquisire gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, entrambi vicini al clan camorristico Gallo-Cavalieri, ed uno dei quali figlio di Francesco Gallo, detto “ O Pisiello”, attualmente detenuto al 41 bis. Il movente è stato ricondotto proprio ai dissidi familiari intercorsi tra il giovane e la famiglia della madre, parente di una delle vittime dell'agguato, scaturiti a seguito della relazione extraconiugale tra la moglie di Francesco Gallo ed un appartenente al clan opposto dei Gionta.
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