La fabbrica era stata chiusa due giorni prima per smaltimento illegale di rifiuti, ma il titolare ha deciso di violare i sigilli e riprendere a lavorare senza autorizzazioni. Finisce in manette Luigi Viola, 40 anni, che è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Torre Annunziata, impegnati in controlli di routine agli ordini del luogotenente Egidio Valcaccia.
Dopo il blitz che ha portato al sequestro dell’opificio “Eurogalvanica” di via Piombiera a Rovigliano, avvenuto a inizio settimana, era stata denunciata a piede libero sua moglie, amministratore delegato dell'azienda specializzata in attività di verniciatura e cromatura. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma, l'azienda smaltiva in modo illecito alcuni rifiuti e scarti di lavorazione prodotti dall'attività industriale. Tra questi, anche imballaggi contenenti solventi chimici e vernici, e pericolosi fanghi.
Adesso, dopo i nuovi controlli, i carabinieri hanno scoperto che i sigilli erano stati violati e che l'azienda proseguiva tranquillamente a lavorare, sfruttando anche la manodopera di tre operai illegali. Venerdì 24 marzo, infatti, è emerso che i tre operai (tutti extracomunitari) erano impiegati "a nero" ed uno di loro era anche senza permesso di soggiorno, motivo per cui Viola è stato ulteriormente denunciato a piede libero.
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