Pasquale Fiorente, detto “ ‘o nano”, 39enne di Torre Annunziata, è stato arrestato dalla Polizia del Cile a Iquique, località del Paese sudamericano in cui si trovava durante la sua latitanza. L'uomo era stato segnalato alle autorità cilene dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata che avevano allertato anche l'Interpol.
Fiorente è ritenuto essere uno dei più importanti broker del narcotraffico.
Su di lui pendevano tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per traffico internazionale di stupefacenti.
L'uomo era ricercato dal 16 luglio 2013, quando si era sottratto all’esecuzione della prima ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Promotore di una organizzazione internazionale dedita al traffico di droga tra Sud-America e Italia, era in contatto diretto con fornitori di droga sudamericani di Messico, Colombia, Bolivia e Brasile, dai quali riusciva a ottenere enormi quantità di cocaina pura, riuscendo persino a contrattare sul prezzo, anche grazie al suo spessore criminale e alla “credibilità” acquisita nel settore.
Poi curava l’intermediazione negli “affari”, procurava i mezzi di trasporto, raccoglieva “ordinazioni”, stabiliva i profili finanziari delle operazioni, controllava i tempi di consegna e le modalità dell’importazione, assumendosi anche il rischio di eventuali perdite (sequestri da parte delle forze di polizia).
La consegna, in Campania, dove Fiorente poteva contare su una base operativo-logistica a Torre Annunziata. Numerosi i cartelli criminali campani che si sono riforniti dalla sua organizzazione: in primis i «Gallo-Cavalieri» di Torre Annunziata e gli «Aquino-Annunziata» di Boscoreale. Ma aveva “proficui rapporti” anche con i «Lo Russo» di Miano, con gli «Scissionisti» di Secondigliano, i «Castaldo» di Caivano e i «Pecoraro-Renna», operanti a Salerno e Battipaglia.
L’organizzazione promossa da Fiorente è stata alla ribalta delle cronache per la nota vicenda della “dama bianca”, Federica Gagliardi, arrestata nel marzo 2013 appena mise piede all’aeroporto di Fiumicino proveniente da Caracas con un trolley contenente 24 chili di cocaina.
In occasione del suo arresto, la Gagliardi stava fungendo da corriere per consegnare il carico di cocaina ad Alessandro Fiorente, fratello minore di Pasquale, il quale le aveva affidato il carico alla partenza.
Alessandro fu poi condannato in primo grado dal Tribunale di Napoli a 20 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti, mentre per Pasquale Fiorente la misura cautelare era rimasta pendente a causa della sua irreperibilità sul territorio nazionale.
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