Una spietata organizzazione criminale dedita a violente rapine in abitazioni ed esercizi commerciali è stata sgominata dalla Squadra Mobile di Napoli.
Nove le persone raggiunte da misure cautelari (sette in carcere e due ai domiciliari) emesse dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale Procura che ha coordinato le indagini.
Tutti sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, rapina aggravata, sequetro di persona, lesioni personali, furto aggravato. estorsione, porto e detenzione illegale di armi, spaccio di dorga e favoreggiamento personale.
Il sodalizio operava in tutta la provincia di Napoli e nel capoluogo campano, e si caratterizzava per l'uso continuo della violenza nei confronti delle vittime, quasi sempre immobilizzate e percosse durante le azioni criminose, oltre che costantemente minacciate con l'uso di armi da fuoco.
In particolari, gli inquirenti hanno fatto luce su due efferate rapine messe in atto in altrettante abitazioni a Napoli. Nella prima, i malviventi facevano ingresso nella casa di un tabaccaio armati di pistola. Dopo aver immobilizzato l'intera famiglia, con i suoi componenti legati e chiusi in un bagno, asportavano monili in oro, denaro in contanti, 24 casse di sigarette e due auto. Nella circostanza veniva esploso anche un colpo di pistola nei confronti di una delle vittime, colpita per fortuna solo di striscio alla tempia.
Nell'altra rapina, questa volta, le vittime sono state imbavagliate sotto la minaccia di un fucile a canne mozze, con i delinquenti che si sono impossessati di gioielli, orologi e denaro contante.
Presa di mira anche una sala giochi a Portici, nella quale si sono introdotti dopo aver forzato la saracinesca, rubando i soldi contenuti in apparecchi elettronici.
Alla banda è attribuibile anche il furto di un cavallo purosangue di ingente valore, figlio del noto Varenne, sottratto in un allevamento a Varcaturo. Per quest'ultimo episodio, il gruppo aveva anche richiesto ed ottenuto dal proprietario del puledro una somma di denaro per la restitutzione dell'animale.
L'efferatezza dei soggetti destinatari del provvedimento restrittivo si evince, peraltro, anche da quanto accaduto in occasione della rapina consumata presso un deposito di apparecchi elettronici da gioco, allorquando gli stessi, dopo aver percosso con inusitata violenza il custode dei locali con una spranga metallica, cagionandogli anche la frattura di un braccio, esplodevano numerosi colpi d'arma da fuoco nei confronti del personale della Polizia di Stato intervenuto nella flagranza del reato.
Nella circostanza, gli agenti della Squadra Mobile intervenuti, riuscivano ad arrestare uno dei componenti del gruppo criminale mentre nei giorni successivi venivano identificati gli ulteriori partecipanti al delitto.
Alcuni dei soggetti destinatari del provvedimento restrittivo sono già in carcere per altra causa: Renato Boccardi, 36 anni; Pasquale Amabile, 31 anni; Gaetano Carrano, 23 anni; Antonio Pipolo, 21 anni. Custodia in carcere anche per Sabatino Ribelli, 24 anni; Alessia Quadretti, 21 anni; ed un altro soggetto al momento irreperibile.
Ai domiciliari sono finiti Sabato Papaccio, 39 anni, e Raffaele Napolitano, 65 anni.
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