Il giorno prima erano stati apposti i sigilli ad una villa abusiva costruita poco distante gli Scavi di Pompei. La mattina seguente è toccato ad un eliporto, ricavato senza autorizzazione in un fondo agricolo sito in prossimità della strada senza nome (di recente costruzione) che collega il centro commerciale La Cartiera al casello Pompei – Scafati dell’autostrada Napoli-Salerno.
Il terreno in questione pare non sia mai stato soggetto alla pratica di cambio di destinazione d’uso. E. A. è un pilota molto stimato nell’ambiente con l’esperienza di molte ore di volo, con clientela eccellente per le mete turistiche di Capri ed altre località amene o centri d’affari d’Italia. Parliamo dello stesso eliporto, sito a Pompei, da cui decollò l’elicottero che è diventato famoso perché lanciò petali di rose durante il funerale del boss romano Casamonica.
Un’altra recente operazione di atterraggio c'è stata nella piazza sita davanti alla chiesa dove si doveva celebrare il matrimonio del nipote del boss di Nicotera (in Calabria) mentre il centro storico del paese fu chiuso al traffico per favorire l’atterraggio di Nino e Aurora (i due sposi tra i quali il primo appartiene alla famiglia Mancuso, clan che ha le mani sul territorio). Avvenimento che ha indotto la procura di Vibo Valentia ad aprire un’inchiesta (come successe anche precedentemente nel caso di Roma).
Episodi che hanno dato maggior clamore al blitz dei vigili urbani (pare ordinato personalmente dal prefetto Donato Cafagna, attuale commissario prefettizio a Pompei). Gli illeciti contestai riguardano il mancato cambio di destinazione d’uso dell’area agricola adibita ad eliporto ed una costruzione abusiva utilizzata per ufficio ed un pozzo artesiano illegale.
twitter: @MarioCardone2
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