A cura della Redazione

La mattina del 22 agosto, alla riapertura della sede Arcigay "Antinoo" di Napoli di vico San Geronimo, il bossolo di un proiettile esploso è stato ritrovato appoggiato sul chiavistello della porta d'ingresso, che si trova a pochi metri da via Benedetto Croce frequentatissima da turisti e visitatori.


«Episodi di violenza regolarmente denunciati alle forze dell’ordine - spiega il presidente Antonello Sannino - sono stati registrati con maggiore frequenza negli ultimi mesi: carcasse di animali morti lasciati davanti alla sede, porte ritrovate aperte senza furti o apparenti forzature, cassonetti della spazzatura spostati ad ostruire gli ingressi sulla strada e, una sera a luglio, un gruppo di ragazzi su ciclomotori ha costretto all’interno alcuni associati con la minaccia di armi da fuoco. L’ultimo episodio del proiettile lasciato sulla soglia della nostra porta è inquietante - prosegue - perché viene dopo molti altri episodi di vandalismo che sono avvenuti negli ultimi mesi ai danni della sede storica dell’Arcigay a Napoli».


«La comunità LGBT ha ottenuto nel nostro Paese conquiste rivoluzionarie, in termini di visibilità sui media e di diritti, per questo non possiamo escludere attenzioni di forze reazionarie ed antidemocratiche. Ma non ci lasceremo intimorire - continua Sannino -, l’associazione continuerà ad erogare i suoi servizi e a tenere aperti i suoi sportelli tutti i giorni dalla mattina alla sera. Per questo chiediamo l'immediato intervento del Sindaco e dell’Assessore delegata alla sicurezza urbana, del Presidente della Municipalitá 2 e la convocazione di un Tavolo con Comune e Questura - conclude - perché vengano messe in essere efficaci misure di sicurezza per la cittadinanza».


La sede dell’Arcigay di Napoli in vico San Geronimo, ove da molti anni sono offerti servizi gratuiti di assistenza alla cittadinanza sulle questioni di genere, con sportello psicologico e legale, sulle Malattie a Trasmissione Sessuale, e dove è la sede di uno dei più ricchi e importanti Centri di Documentazione LGBT della nazione, fa parte del patrimonio immobiliare del Comune di Napoli ed attende l’assegnazione definitiva alla storica associazione in difesa delle persone omosessuali, transessuali, intersessuali della città.