«Esprimo profondo cordoglio per la morte di Tomaso Stara, l'86enne che tre settimane fa era stato operato per errore al femore sbagliato, costringendo i sanitari ad un secondo intervento chirurgico. Nell'esprimere le mie condoglianze alla famiglia, assicuro il massimo impegno della Regione Campania a sostegno della magistratura per fare chiarezza sulle responsabilità dell'accaduto».
Lo dichiara Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, sul suo profilo Facebook.
Il decesso del professore originario della Sardegna, ma torrese di "adozione", continua ad essere al centro del dibattito sul sistema sanitario locale, ed in particolare sull'ospedale "S. Anna e Maria SS. della Neve" di Boscotrecase.
L'anziano fu operato al femore sbagliato il 29 giugno scorso, per essere poi sottoposto, in seguito all'errore della équipe medica, ad un secondo intervento.
Al momento, ci sono due inchieste in corso, una interna della direzione sanitaria del nosocomio, ed una della magistratura oplontina, che ha disposto il sequestro della salma e delle cartelle cliniche dell'uomo.
L'autopsia, che sarà effettuata domani all'obitorio dell'ospedale di Castellammare di Stabia, dove Stara era ricoverato ed è deceduto per arresto cardiocircolatorio, potrà fornire ulteriori elementi e capire se ci sia stata connessione tra l'operazione sbagliata e la morte dell'86enne, avvenuta circa venti giorno dopo (sabato 18 luglio).
Nel frattempo, restano sospesi un ortopedico, un chirurgo, un anestesista, un tecnico radiologo e tre infermieri dell’ospedale di Boscotrecase, che saranno ascoltati dai funzionari dell'Azienda Sanitaria Locale per esporre la loro versione dei fatti nell'ambito dell'indagine interna.
I membri dello staff medico che ha eseguito l'intervento risulterebbero anche indagati dalla Procura di Torre Annunziata. Un atto dovuto per fugare i dubbi di questa tragedia.