Parlare della riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase in una sede politica, a maggior ragione nella sede del PD, partito di governo regionale, è stata una scelta tutto sommato coraggiosa. Anche se nel Circolo PD di Torre Annunziata è sempre stato vivo il confronto, e se ci sono questioni complesse da affrontare non si sceglie la fuga ma il dibattito a viso aperto.
Ieri, mercoledì 9 aprile nella sede del Partito Democratico di Torre Annunziata, si è dato luogo all'incontro dal titolo "Ospedale, servizi territoriali e di emergenza", organizzato dai segretari di Circolo PD dei comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Poggiomarino, Pompei, Terzigno, Torre Annunziata e Trecase.
L’incontro ha visto la partecipazione di tantissime persone, il che dimostra quanto l’argomento oggetto dell’incontro fosse particolarmente sentito dai cittadini.
Sono intervenuti tutti i segretari di Circolo; i sindaci di Torre Annunziata e Boscotrecase, Corrado Cuccurullo e Pietro Carotenuto; il presidente del Circolo oplontino nonché medico all’Ospedale del Mare, Giampiero Nitrato Izzo, che ha fatto da moderatore; il dott. Raffaele Scigliano, medico nefrologo, che ha introdotto la discussione.
La parola poi è passata al consigliere regionale Massimiliano Manfredi e al capogruppo regionale PD Mario Casillo.
All’esterno della sede, una rappresentanza del Comitato Nucleo Operativo e delle Mamme Vulcaniche ha manifestato per la riapertura del pronto soccorso, ormai chiuso da cinque anni.
Gli interventi dei due consiglieri regionali, quelli più attesi, sono stati forti e senza infingimenti, con l’esposizione dei contesti normativi e finanziari, e la comparazione della Sanità campana con quella delle altre regioni.
Si è parlato della motivazione circa la scelta che fu fatta cinque anni fa di destinare l’ospedale di Boscotrecase come Centro Covid, e della volontà attuale di fare del presidio ospedaliero un centro di eccellenza con un pronto soccorso all’avanguardia. In sostanza - è stato detto - nessuna riedizione dell'ospedale precovid, tristemente noto per i suoi molteplici disservizi.
Non si è nascosta la difficoltà a reperire medici ed infermieri, principale causa della mancata riapertura del pronto soccorso, non per assenza di risorse ma per scarsa domanda di lavoro, perché il personale sanitario preferisce lavorare nel privato.
Inoltre si è spiegato che sono in essere diversi appalti per la riqualificazione dell’ospedale e che entro la fine di luglio 2025 termineranno i lavori per rendere i locali del pronto soccorso perfettamente funzionanti.
Alla fine degli interventi hanno preso la parola anche alcuni rappresentanti dei manifestanti.