“Salvatore, puoi aiutarmi a fare una ricerca su Aniello Ricciardi, un mio progenitore che nel 1906 vinse un primo premio all'Esposizione Mondiale di Parigi e Napoli?”.
Con questa richiesta che mi ha fatto il dottor Gianfranco Ricciardi alcuni mesi fa, ho iniziato la mia ricerca.
Non è stato facile, anche perché Gianfranco mi aveva dato come data di nascita l'anno 1874. Invece Aniello Ricciardi è nato nella nostra città il 14 dicembre 1872, da Giovanni di anni quaranta e da Teresa D'Auria di anni ventisei.
Ma perché aveva ricevuto quel premio Aniello Ricciardi? Perché aveva realizzato un originale riccio in ferro i cui aculei uscivano direttamente da quell'unico pezzo di ferro, in quanto all' epoca non c'era ancora la saldatura elettrica. Il riccio al suo interno era vuoto e aveva un'altra sfera metallica.
Aniello era un bravissimo fabbro-ferraio ed è stato quello che ha costruito la ringhiera della stazione della Ferrovia dello Stato a Torre Annunziata, le pensiline in ferro lungo le stazioni dalla nostra città a Battipaglia, la porta della chiesa di Sant' Anna a Boscotrecase, un piccolo ascensore nella chiesa della Madonna della Neve.
"Oltre a tutto ciò realizzò anche la ringhiera della villa Guarracino - ci racconta l'omonimo nipote Aniello Ricciardi - poi asportata durante la Seconda Guerra Mondiale per donare il ferro alla Patria". Sempre in questo periodo bellico i figli Carmine, Giovanni, Antonio e Silvio avevano una fabbrica di proiettili a via Castriota che occupava addirittura 800 persone.
"Questa attività lavorativa di tipo militare - aggiunge il nipote - l'aveva iniziata proprio mio nonno a Largo Ferriera Vecchia durante la Prima Guerra Mondiale".
Aniello Ricciardi era anche il fornitore e fiduciario di lavori in ferro per mulini e pastifici di Torre Annunziata e del territorio vesuviano. "Mio nonno è stato persino il pioniere della refrigerazione - conclude il nipote - aprendo nel 1929 una fabbrica di ghiaccio a via Frumento". La moglie di Aniello Ricciardi era Luisa Conforti, nata il 23 dicembre 1871 a Torre Annunziata, da Sabato Antonio e da Carmela Ricciardi. I due si sposarono l'8 dicembre 1894.
Aniello morì il 5 gennaio 1934 a 61 anni. La sua era stata sempre una famiglia che aveva lavorato il ferro, sia il padre Giovanni che era "ferraro e armiere", e sia il nonno Vincenzo, il cui mestiere era quello di "mascaturaro", cioè costruttore di serrature, entrambi nati a Fisciano, nella frazione Penta, ma poi Giovanni si era trasferito a Torre Annunziata, dopo il matrimonio, dove era nato Aniello.