“Tutti insieme dobbiamo cercare di cancellare l’immagine negativa con la quale a volte la nostra città viene descritta, e valorizzare le tante eccellenze del nostro territorio”.
Ha iniziato così il suo intervento il sindaco Corrado Cuccurullo, durante l’iniziativa svoltasi stamattina al liceo Pitagora-Croce e dedicata alla scrittrice torrese Maria Orsini, autrice del famoso romanzo “Francesca e Nunziata”. E ha continuato affermando che “Torre Annunziata ha avuto grandi personaggi che le hanno reso onore in molti campi e il nostro compito è quello di rinnovarne la memoria, anche nella toponomastica intitolando a loro delle strade”.
La dirigente scolastica dell’istituto, Tiziana Savarese, ha organizzato in modo perfetto l’omaggio a Maria Orsini, nel giorno della sua nascita, 19 marzo 1928, coinvolgendo diverse classi e docenti nell’informazione sulla scrittrice e sul romanzo, nell’incontro e nel dibattito. L’amministrazione comunale, nella persona dell’assessore alla Cultura Lina Nappo, con la quale ha collaborato anche l’assessore all’Identità Alfonso Ascione, è stata la promotrice dell’iniziativa. “Francesca e Nunziata rappresentano simbolicamente le tante donne torresi che si sono distinte non solo nel settore dell’imprenditoria - ha affermato Nappo - ma anche nel campo della cultura”.
La parola è poi passata a Domenico Orsini, nipote di Maria, attore e regista teatrale, che ha curato con la casa editrice Sellerio la nuova edizione del romanzo, pubblicata appena pochi mesi fa.
“Mia zia ha impiegato dieci anni per scrivere il libro, perché si è documentata non solo sulle origini della nostra famiglia- ha precisato - ma anche sul contesto storico in cui si è svolta la trama del romanzo”. Dopo aver letto vari passi di “Francesca e Nunziata”, ha mostrato dei video in cui veniva intervistata Maria Orsini e le scene iniziali e finali dell’omonimo film.
“Anche nei libri di storia hanno cercato di falsare la verità sui Borbone - ha affermato Domenico Orsini - descrivendolo come un regno povero, invece hanno stabilito dei primati persino nell’editoria oltre a quello della prima ferrovia in Italia, la Napoli-Portici. Hanno detto che mia zia era borbonica, in effetti lei ha solo cercato di esaltare nel romanzo tutto quello che di buono è stato realizzato durante il Regno di Napoli e delle Due Sicilie”. Sono intervenute anche due studentesse che hanno fatto un’intervista virtuale a Maria Orsini, con domande e risposte, talmente esatte che hanno ricevuto il plauso di Domenico Orsini. Un’altra studentessa ha presentato delle slide che hanno descritto vita e opere della scrittrice torrese.