Nasce il Comitato di quartiere Penniniello a Torre Annunziata. Un quartiere troppo spesso portato agli onori della cronaca per episodi di criminalità, ma dove vi abitano anche tanti lavoratori, pensionati e giovani studenti che vivono nella legalità e vorrebbero solo migliorare la vivibilità del posto in cui vivono.
Il quartiere Penniniello è nato all’indomani del terremoto del 1980: 300 alloggi per i terremotati e 69 per gli sfrattati. Case costruite per ospitare temporaneamente chi si trovava in una situazione di disagio a causa dell’indisponibilità della propria abitazione. Ma da quegli alloggi-parcheggio nessuno è andato più via. E dopo pochi anni sono venuti alla luce tutte le loro criticità: infiltrazioni d’acqua, pareti ammuffite, insetti nelle intercapedini dei muri, ascensori non più funzionanti.
Alla fine degli anni Novanta nasce così il progetto “Contratto di Quartiere Uno” per l’abbattimento e la ricostruzione di cinque palazzine, poi trasformatosi nella ristrutturazione totale di quasi tutti gli alloggi con il “Contratto di Quartiere Due” (2015), attualmente ancora in atto.
«Lo scopo di questa nostra iniziativa – afferma il presidente del comitato Salvatore Russo – è quello di promuovere, sostenere e incoraggiare i residenti a perseguire iniziative ed attività di miglioramento ed ottimizzazione delle risorse, attraverso la loro partecipazione attiva e con gli strumenti del pluralismo, dell’inclusione e della comunicazione».
Un’iniziativa lodevole che risponde appieno alla cosiddetta cittadinanza attiva, dove gli abitanti del quartiere partecipano in prima persona con idee e proposte a migliorare la vivibilità dei loro luoghi. Un pungolo per l’amministrazione comunale troppo spesso distratta da altri problemi, che in una città come Torre Annunziata non mancano di certo.
Il Comitato di quartiere Penniniello è così composto. presidente: Salvatore Russo; segretario: avv. Catella Conato; consiglieri: Carmine Genovese; Gennaro Palumbo e Salvatore Zincone.