Le indiscrezioni su una presunta privatizzazione della PrimaVera, società in house del Comune di Torre Annunziata che gestisce il ciclo dei rifiuti, per prima evidenziate dal Partito Democratico e poi successivamente riprese da una parte della maggioranza di governo cittadino con un comunicato che non fugava i dubbi sulle reali intenzioni dell’amministrazione, sta generando preoccupazioni tra i lavoratori della società partecipata.

Il sindacato FP Cgil fa proprie le preoccupazione del personale dipendente e scende in campo per affermare con determinazione la propria contrarietà ad una simile operazione.

Il comunicato della FP Cgil

«Le voci che circolano ormai da giorni al Comune di Torre Annunziata - si legge in una nota a firma della segretaria dell’Area Metropolitana di Napoli Maria Manocchio e del coordinatore territoriale Fabio Foresta -, anche attraverso documenti a firma delle forze politiche che compongono la maggioranza, di una possibile privatizzazione della società pubblica PrimaVera che gestisce il ciclo dei rifiuti in città, ci spingono a manifestare la nostra ferma e decisa contrarietà a tale disegno.

Riteniamo fondamentale ribadire che i servizi pubblici essenziali, come quello della gestione dei rifiuti, devono restare sotto il controllo pubblico, per garantire trasparenza, efficienza e tutela dei diritti dei cittadini e dei lavoratori.

La gestione da parte di privati, in passato, ha spesso portato a un peggioramento delle condizioni di lavoro, a una riduzione della qualità del servizio e a un aumento dei costi per la collettività.

La Funzione Pubblica Cgil - continua il comunicato - si schiera con fermezza a fianco dei lavoratori della PrimaVera Srl ed è pronta a mobilitarsi contro qualsiasi tentativo di trasformare l’assetto societario in forma privatistica. Ribadiamo che la tutela dei lavoratori deve essere una priorità assoluta e che eventuali decisioni sul futuro della società non possono prescindere da un confronto serio e approfondito con le parti sociali. Invitiamo l’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata a chiarire al più presto la propria posizione, fugando ogni dubbio sulla volontà di privatizzazione, che rischia di generare tensioni e incertezze tra i lavoratori e la cittadinanza.

La FP CGIL - concludono Manocchio e Foresta - resta vigile e determinata a lavorare per il rafforzamento del modello pubblico nella gestione del ciclo dei rifiuti, garantendo il rispetto delle normative di settore e delle scadenze previste attraverso una gestione legale e trasparente, ma soprattutto tutelando il lavoro e i diritti di chi ogni giorno opera in prima linea per il bene della collettività».

Organigramma della società PrimaVera

Attualmente l’organigramma della PrimaVera è così composto: 47 addetti alla raccolta dei rifiuti, di cui due responsabili (con 4 unità in meno rispetto al fabbisogno di personale); 24 operatori ecologici, di cui un responsabile (una unità in meno); 3 addetti all’isola ecologica, di cui un responsabile, anche se va detto che con l'ampliamento dell'isola occorerrebbe qualche unità in più; 5 amministrativi.  

Va precisato, inoltre, che dei 47 addetti alla raccolta, per motivi vari, attualmente 3 risultano non in servizio e 2 andranno in pensione a breve (uno a marzo e uno ad aprile). Sarebbe opportuno al più presto, quindi, integrare il personale rispetto al fabbisogno per ridurre sia le spese inerenti agli oneri accessori che per garantire una maggiore efficienza del servizio.

Il contratto tra PrimaVera e amministrazione comunale è scaduto nell’aprile 2024, prorogato sino al 31 marzo 2025.

Nel comunicato diramato da parte della maggioranza si sottolinea che “l’obiettivo dell’Amministrazione Cuccurullo è quello di efficientare il servizio, ridurre i costi e abbassare la tassa sui rifiuti, tra le più alte della regione Campania”.

Bene se questo è l’obiettivo, di certo non si raggiungerebbe privatizzando il servizio, anzi. Ci sarebbero altri modi per rendere il servizio più efficiente e ridurne nel contempo i costi. Tra questi, come è stato detto sopra, l'assunzione delle unità mancanti, che porterebbe ad maggiore efficienza del servizio e ad una riduzione, in termini economici, degli oneri accessori.