Spiaggia della Salera: il Comune di Torre Annunziata ha speso circa 2 milioni di euro (fondi regionali) per la rimozione di 1.700 tonnellate di rifiuti, inquinati per la maggior parte di amianto e depositati sull’arenile pubblico.
Una vera e propria discarica a cielo aperto: amianto, materiale cementizio, copertoni di auto, plastica e immondizia varia veniva scaricata giornaliermente, incurante del danno ambientale che si procurava. Con la realizzazione della bretella di collegamento porto-zona industriale, a cui poi si è dato il nome di Lungomare di Oplonti, venne alla luce questo scempio e l’area fu posta sotto sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria.
L’operazione di rimozione, affidata al Consorzio Campale Stabile di Benevento, è terminata a giugno dell’anno scorso, nell’attesa della bonifica dell’area che prevede l’esecuzione di campionamenti ed analisi strumentali per individuare le concentrazioni degli inquinanti e confrontarle con le Concentrazioni Soglia di Contaminazione (CSC).
Intanto a distanza di più di un anno dal completamento della rimozione dei rifiuti si è dato inizio ad un nuovo scempio ambientale. Copertoni di auto, rifiuti ingombranti e bustoni contenenti chissà cosa sono stati gettati oltre la rete di recinzione da qualche incivile (o, per meglio dire, delinquente), incurante del danno ambientale, nonché economico, che comporta per la collettività.
Ora non vorremmo che questo malsano comportamento trovasse, come spesso accade, emulatori pronti a seguire il cattivo esempio. E la spiaggia, tanto faticosamente ripulita dopo decenni di sversamenti abusivi, iniziasse a diventare di nuovo una discarica.
Rivolgiamo pertanto un appello all’amministrazione comunale affinché doti al più presto quel tratto di strada di un sistema di videosorveglianza e chieda un maggior controllo alle forze dell’ordine sul Lungomare Oplonti, soprattutto nelle ore notturne.