“Una notte in bianco”, più che una “Notte Bianca” quella svoltasi nella giornata di ieri a Torre Annunziata lungo i corsi principali e due piazze della città.
Il successo dell’iniziativa, infatti, è andato ben oltre l’orario stabilito (ore 20,00-01,00), con tantissima gente per strada anche a notte inoltrata.
Va subito detto che non ci sono stati eventi importanti, quali concerti di noti cantanti, ma solo spettacoli itineranti ed uno stanziale a piazza Cesaro (una performance musicale con tamburi giapponesi). Eppure la gente si è riversata copiosa per le strade della città, alla ricerca di quella spensieratezza e serenità che non sempre riesce a trovare nella quotidianità, tra caos e traffico.
Poter passeggiare liberamente con i propri figli senza l’assillo di vedersi sfrecciare affianco motorini o auto è una sensazione che poche volte si prova a Torre Annunziata, dove la sicurezza dei pedoni non sempre è tenuta in debita considerazione.
La risposta dei cittadini all’iniziativa è anche un palese messaggio alle Istituzioni: vogliamo zone della città affrancate dal traffico per trascorrere le nostre domeniche in città con figli ed amici in tutta spensieratezza. Perché in altre città si può fare e da noi no?
Dicevamo strade affollate, ma non solo. Villa Parnaso, con uno spazio ludico dedicato ai giochi in legno di una volta, è stata letteralmente presa d’assalto dai bambini che hanno potuto scoprire quali erano i giochi con i quali si divertivano i loro nonni. Il quartiere Provolera, con l’iniziativa “Poppea, presente e passato”, ha visto tantissima gente passeggiare tra i vicoli del rione e poter ammirare i magnifici murales disegnati sulle pareti dei palazzi. I canti popolari del gruppo folcloristico “Quelli della Cuva”, poi, hanno letteralmente scatenato i tanti fan in balli popolari con nacchere e tamorre.
Una nota di merito va anche al servizio di sicurezza predisposto lungo tutto il percorso interessato dall’iniziativa. Nonostante le migliaia di persone presenti in strada, è andato tutto “liscio come l’olio”, cosa non sempre scontata in una realtà qual è la nostra. Oltre agli agenti di polizia urbana, alla protezione civile, ai volontari della Misericordia e dell’associazione dei carabinieri, abbiamo notato la presenza discreta di tantissimi agenti di polizia in borghese.
“Mi raccomando domani non scrivere che la notte è stata… ‘nera’ - mi ha detto con un pizzico di ironia il sindaco Corrado Cuccurullo, incontrato per strada con il suo staff -“. Gli ho risposto che noi scriviamo quello che vediamo e non usiamo occhiali deformanti. Esprimiamo opinioni che non sempre possono essere condivise, ma navighiamo nella sua stessa direzione: lo sviluppo e il benessere della nostra città.