Il capogruppo regionale del Partito Democratico Mario Casillo al presidio permanente allestito presso l’ospedale di Boscotrecase.
Ieri sera, martedì 20 febbraio, il consigliere regionale Casillo ha incontrato i manifestanti che da mesi protestano contro la chiusura del pronto soccorso del presidio ospedaliero.
L’incontro è stato molto interessante perché finalmente si è detto chiaramente come stanno le cose, senza troppi giri di parole e senza fare promesse che poi immancabilmente non verranno mantenute.
Dalla lunga discussione e dal confronto con i manifestanti è emerso un dato: il pronto soccorso non potrà essere attivato se prima non vengono riaperti all’interno dell’ospedale reparti dichiarati indispensabili, per normativa nazionale, al suo funzionamento. Ovvero: medicina interna, chirurgia generale, ortopedia, servizi di radiologia 24 ore su 24, emoteca.
Attualmente nell’ospedale di Boscotrecase sono attive le seguenti discipline: cardiologia, UTIC, emodinamica, pneumologia, anestesia e rianimazione, medicina d’urgenza, oculistica, radio-diagnostica.
Appare evidente, quindi, che se non c’è un incremento del personale sanitario i reparti "mancanti" non potranno essere attivati e di conseguenza il pronto soccorso non potrà mai essere riaperto.
Ciò premesso, qual è la strategia della Regione Campania per riaprire i pronto soccorso chiusi? (in Campania circa una decina).
“Da poco sono stato espletati diversi concorsi (medicina interna, anestesia e radiologia) - afferma Casillo - e quindi è prevista a breve l’apertura di altri reparti presso l’ospedale di Boscotrecase. Solo quando tutti quelli propedeutici all’apertura del pronto soccorso saranno pienamente funzionanti, allora potremo essere più precisi circa la data della sua attivazione. Attualmente non mi sento di prendere impegni che poi non potrei mantenere”.
Casillo parla anche di proposte della Regione Campania al governo nazionale per superare l’impasse della carenza del personale sanitario, tra le quali anche quella di incentivare con più soldi in busta paga i medici che prestano servizio presso i pronto soccorso. Infine si è dichiarato d’accordo sulla proposta avanzata dai sindacati di impiegare a turno, e per brevi periodi, i medici di altre discipline anche nei pronto soccorso.
Insomma la protesta del comitato civico “C’avite accise ‘a salute” sta sempre più spingendo le Istituzioni ad accelerare le procedure per l’assunzione di nuovi medici (a breve circa una cinquantina nell’Asl Napoli 3 Sud, come ha dichiarato lo stesso Casillo). Passo importante e indispensabile per l’apertura del pronto soccorso dell’ospedale di Boscotrecase.
(Foto Enio Manzo)