Il recente dramma della bimba di tre mesi deceduta per crisi respiratoria, ancor prima di giungere all’ospedale di Castellammare di Stabia, e dopo essere stata respinta dal presidio ospedaliero di Boscotrecase per la mancanza del pronto soccorso, ha portato stamattina, sabato 23 dicembre, circa 200 persone a riunirsi davanti al presidio ospedaliero di Boscotrecase per protestare civilmente contro la chiusura del pronto soccorso.
Come ormai tutti sapranno, la trasformazione del nosocomio boscotrecasese in Covid-center circa 4 anni fa, a causa della pandemia, portò alla chiusura del pronto soccorso, con il trasferimento dei medici in altre strutture ospedaliere. Con il ritorno graduale alla normalità, sono ritornati in funzione i vari reparti all’interno dell’ospedale ma non è stato più attivato il pronto soccorso, nonostante i proclami più volte fatti di un’imminente riapertura.
Una partecipazione stamattina più numerosa di altri flash mob organizzati in precedenza per lo stesso motivo, ma non tale da soddisfare le aspettative degli organizzatori.
Presenti i rappresentati del Comitato “Ce avite acciso a Salute", delle associazioni “Catena Rosa”, “Mamme vulcaniche”, “Progetto Cripta”, “Quartiere Provolera”, “La Fenice” e gli “Ultras Savoia”.
Tra i partecipanti alla manifestazione anche il senatore del M5s Orfeo Mazzella. Nel suo intervento il senatore ha sottolineato che il responsabile morale di questa situazione è il presidente della Regione Vincenzo De Luca, e che se c’è la volontà di riaprire il pronto soccorso basta adottare la procedura utilizzata dall’ospedale Cardarelli per reperire medici. “Mi impegno – ha concluso – a portare qui a Boscotrecase il ministro o il sottosegretario della Salute per renderli partecipi della grave situazione che vivono quotidianamente oltre 300mila cittadini”.
Hanno preso poi la parola i vari esponenti delle associazioni presenti, oltre a semplici cittadini, non solo per stigmatizzare la chiusura del pronto soccorso ma anche per avanzare proposte. Tra le tante, quella di brindare alla fine dell’anno davanti all’ospedale…
La manifestazione è terminata con la piantumazione di un albero della salute, un ulivo, nell’aiuola antistante l’ingresso dell’ospedale.
Nella foto sopra, il senatore Mazzella intento a scavare la buca per piantumare l'ulivo)