Sfogliando i giornali ci imbattiamo spesso in notizie di cronaca nera, dove aggressioni, truffe, furti, rapine, omicidi e quant’altro la fanno da padrone.
Siamo troppo abituati a queste tipo di notizie che quando leggiamo qualcosa di diverso quasi non crediamo ai nostri occhi. Eppure di belle notizie ne accadono ogni giorno, ma non sempre trovano spazio sui giornali perché per i lettori esse non hanno lo stesso appeal di quelle brutte.
Ci sono tuttavia quelle che vale la pena di raccontare, perché ti riconciliano con la vita, ti fanno sentire bene e ti portano a pensare che in fondo in fondo qualcosa di buono ancora accade in questa nostra società.
Giuseppina è una donna di 43 anni, felicemente sposata con Aniello, suo coetaneo. In una città come Torre Annunziata, dove la disoccupazione è il vero dramma per tantissimi giovani, lei un posto di lavoro ce l’ha, anche se a tempo determinato. E’ impiegata amministrativa presso la S&Y Sea & Yachting srl di via Terragneta, società che opera nel settore nautico, navale, marittimo e della gestione dei porti turistici.
Giuseppina è un’impiegata modello, benvoluta e coccolata da tutti, anche perché è l’unica donna su 25 dipendenti. Il lavoro le piace, lo esegue con passione e professionalità. Ha un unico cruccio: il suo contratto triennale è in scadenza, ma spera tanto che le venga rinnovato.
L'inizio della malattia, l'allontanamento dal lavoro, la cura
Poi improvvisamente accade qualcosa di imponderabile, qualcosa che può segnare profondamente la sua vita: Giuseppina scopre di avere un tumore al seno. Una diagnosi che la turba profondamente, ma non si lascia vincere dallo sconforto. Sa bene che questo tipo di malattia, se diagnosticato in tempo, può essere sconfitto. “Sono una combattente e riuscirò a vincere questa battaglia - ripete a se stessa -. Il tumore ti cambia la vita, ti cambia l'umore, le abitudini, ti fa correre per gli ospedali ma non ti può cambiare la voglia di voler bene la vita”.
Ed è con questo stato d’animo che Giuseppina affronta il percorso per combattere e sconfiggere questo male, oggi non più tanto oscuro. Ma per prima cosa deve pensare a curarsi, ad osservare meticolosamente le cure che le vengono prescritte. Non può, però, non pensare al suo lavoro, ad un contratto in scadenza e all’impossibilità di poter continuare a svolgere le sue mansioni. Teme il peggio, ma riesce perfino a capire le esigenze dell’azienda che deve fare a meno per un certo periodo del suo contributo lavorativo. Un turbamento, il suo, comprensibile: la tranquillità familiare è un aspetto molto importante per aiutare l’ammalato ad affrontare serenamente gli ostacoli lungo il percorso della guarigione.
La decisione dell'azienda, la gioia di Giuseppina
Ma a volte la vita non ti riserva solo amare sorprese, ma anche cose belle. Ed è proprio quello che è accaduto a Giuseppina. L’azienda in cui lei lavora prende in esame la sua situazione. Il titolare, dottor Valter Di Palo, ritiene che la sua impiegata non può essere lasciata sola in questo momento così difficile della sua vita, e così le propone un contratto a tempo indeterminato presso la S&Y srl. Un gesto difficilmente riscontrabile nelle aziende moderne, dove gli affari ed il profitto occupano i primi posti nella scala dei valori. Qui, invece, si è dato risalto ad un altro sentimento, la solidarietà umana, un valore insito solo negli animi nobili.
“Quando ho saputo della proposta - commenta con le lacrime agli occhi Giuseppina - ho finalmente capito che non sarò sola ad affrontare la mia malattia, e questo mi darà ancora più forza per combattere la mia battaglia e vincerla. Un gesto, quello del dottore Di Palo, che non dimenticherò facilmente e a cui sarò grata per tutta la vita”.