Riqualificazione della spiaggia della Salera a Torre Annunziata.
Molti si saranno chiesti perché dopo la rimozione dalla spiaggia che fiancheggia il Lungomare di Oplonti di oltre 1.700 tonnellate di rifiuti contaminati, l’opera non è stata completata, visto che permangono ancora tonnellate di rifiuti da rimuovere.
Il motivo è presto spiegato. I fondi stanziati sono risultati insufficienti a causa degli alti costi di smaltimento dei rifiuti, dovuti ad una abnorme presenza di amianto ritrovata rispetto alle previsioni.
Tuttavia i lavori proseguiranno. Intanto l’Ufficio Tecnico Comunale sta redigendo un nuovo capitolato per effettuare le indagini sui terreni residuali dopo la rimozione dei rifiuti superficiali. Indagini che andranno fatte congiuntamente all’Agenzia regionale Arpac per conoscere qual è la natura di questi terreni, ossia quali materiali contaminati contengono, perché - con ogni probabilità - oltre l’amianto, ci potrebbe essere la presenza anche di metalli pesanti. Una volta conosciuto l’esisto delle indagini, si potrà decidere come intervenire.
Due le ipotesi. Se la contaminazione dei terreni fosse da solo amianto, i rifiuti ancora da rimuovere sarebbero sparsi sul suolo e incapsulati insieme ai terreni. Questa ipotesi è quella auspicabile in quanto confacente con le risorse disponibili. Se, invece, venisse riscontrata nel sottosuolo anche la presenza di metalli pesanti, allora, si dovrebbe provvedere alla rimozione di tutto il terreno sottostante i cumuli di rifiuti. Ciò comporterebbe dei costi molto elevati, perché oltre a quelli per lo smaltimento del terreno contaminato, ci sarebbero i costi per il “rafforzamento” della strada (Lungomare di Oplonti), visto che attualmente viene sorretta proprio da questi terreni.
Un’ultima considerazione. Quella che oggi chiamiamo “spiaggia” della Salera in realtà è area portuale. Nel progetto di ampliamento del porto (stanziati circa 40 milioni di euro), quest’area è destinata ad una nuova banchina per una nautica da diporto.