Per domenica 22 ottobre, giorno della festa della Madonna della Neve a Torre Annunziata, le previsioni del tempo sono incerte: nuvoloso con locali aperture al mattino e nubi sparse e schiarite al pomeriggio. Ma siamo certi che, con l’intercessione della Madonna, la processione si svolgerà regolarmente senza una goccia di pioggia.
Ufficializzato, intanto, il programma dei festeggiamenti religiosi e quelli (pochissimi) civili. Confermato quanto abbiamo già riportato nell’articolo di giovedì 12 ottobre: processione per le strade cittadine con percorso ridotto, niente luminarie (solo in piazza Giovanni XXIII), nessun grande evento (solo due concerti nella Basilica), sì alle bancarelle per strada, sì ai fuochi pirotecnici, offerti dall’imprenditore Nazario Matachione. Il quale si è fatto anche promotore, con la sua società farmaceutica Polaris, dell’acquisto delle magliette per i pescatori, che porteranno davanti l’immagine della Madonna della Neve con lo stemma di Casa Reale Savoia, mentre dietro campeggerà la scritta Polaris Fermaucetici. Una commistione tra sacro e profano, frutto dei tempi di oggi, dove le sponsorizzazioni spesso si sostituiscono ai contributi pubblici.
Intanto ad oggi, mercoledì 18 ottobre, per strada non c’è una sola bancarella. Dove sono finiti i tempi in cui già settimane prima della ricorrenza i bancarellari si posizionavano sui marciapiedi e diffondevano nell’aria quel profumo che sapeva tanto di festa?
Un monito per chi un domani andrà ad amministrare la città. Bisogna assolutamente non perdere le tradizioni che i nostri avi ci hanno tramandato per generazioni. La festa della Madonna della Neve deve ritornare ai fasti di un tempo, quando la partecipazione popolare coinvolgeva un intero comprensorio. A tal proposito, penso che vada ricostituito un Comitato che si occupi esclusivamente dei festeggiamenti civili del 5 agosto e 22 ottobre, e che i grandi eventi vadano estesi anche ai quartieri cittadini, come nei primi anni 2000, quando la kermesse Pastafest fu organizzata nel Rione Murattiano.
Certo, c’è chi ritiene che i festeggiamenti civili siano solo uno spreco di risorse e che la Madonna vada celebrata solo con eventi religiosi. Tuttavia va ricordato che i grandi eventi danno una boccata di ossigeno al commercio locale e fanno, in chiave turistica, da trampolino di lancio per la città.
Non è detto, poi, che il Comune debba partecipare con grosse risorse. Nella società attuale le sponsorizzazioni assumono sempre più rilevanza nella raccolta fondi, senza dimenticare che esistono anche altri strumenti, quali le contribuzioni sovracomunali e le lotterie ad hoc.
Insomma, non facciamo che una grande festa popolare cada, anno dopo anno, nell’oblio. Faremmo un torto a noi stessi, ai nostri avi e alle generazioni future.
(Nella foto, un estratto del paginone centrale di TorreSette del 28 ottobre 2005 con i festeggiamenti civili al Molo Crocelle del porto di Torre Annunziata)