Sabato, 16 settembre, è stata una giornata importante per la città di Scafati, l’ultima tappa, insieme al Brianza Pride, dell’Onda Pride 2023, una lunga onda arcobaleno che ha attraversato 54 città, da nord a sud. Un Pride importantissimo che ha portato nei territori di provincia le istanze di libertà ed eguaglianza delle persone LGBTQI+.
Durante il corteo e negli interventi conclusivi due madrine d’eccezione, l’ex senatrice, prima firmataria della legge sulle Unioni Civili del 2016, Monica Cirinnà e una giovane e sempre più affermata artista, orgoglio scafatese, Giulia Molino. Emozionante e di grande spessore umano e politico l’intervento di Anna Petrone per la Provincia di Salerno.
E’ stata una giornata di festa, a trionfare è stato il Pride con qualche migliaia di persone che si sono riversate nelle strade di un territorio attraversato per la prima volta dal corteo arcobaleno, ma a trionfare sono stati la democrazia e il profondo senso civico dei tanti e delle tante che hanno partecipato, sfilato per le strade di Scafati. Tutti e tutte hanno avuto la parola. Il sindaco Pasquale Aliberti è stato fischiato e contestato perché - a detta del Comitato organizzatore, che ha preso comunque le distanze dai contestori - “protagonista di un doppiogiochismo istituzionale, perché mentre rilasciava il Patrocinio morale, provava a boicottare l’evento".
Il corteo si è concluso comunque a piazza Vittorio Veneto, piazza simbolo della città di Scafati e piazza simbolo della Resistenza italiana, luogo dove nel settembre del ‘43, grazie alle guide partigiane, la Città fu liberta dall’occupazione nazifascista.