21 marzo 2023: dopo anni di silenzio dovuto dalla pandemia, arriva finalmente il momento di manifestare, scendere in campo e urlare con tutta le forze il “No alla camorra”.
Ieri mattina nel cortile del Secondo Circolo didattico Giancarlo Siani di Torre Annunziata, la città si riunisce per la XXVIII giornata della memoria e dell’impegno, in ricordo delle Vittime innocenti di camorra.
Una manifestazione organizzata col presidio di Libera di Torre Annunziata e tutti gli istituti scolastici del territorio oplontino.
Un momento toccante in cui vengono nominati e ricordati a gran voce le vittime della camorra.
Tra i presenti Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei, ed Ernesto Aghina, presidente del Tribunale di Torre Annunziata. All'evento hanno aderito anche le forze dell'ordine, costantemente impegnate sul territorio.
A prendere parola don Ciro Cozzolino che con il suo discorso ha emozionato i presenti.
“Insieme possiamo sconfiggere la camorra. Il nostro impegno deve servire a prevenire questi fatti di sangue - afferma don Ciro -. Non possiamo colmare il vuoto, lo sappiamo, però dobbiamo impegnarci comunque per costruire una società diversa che punti alla legalità. La legge deve fare la sua parte, ma anche noi siamo chiamati a scendere in campo. E questa manifestazione ha proprio questo scopo: riunire istituzioni, associazioni e politica per vincere la battaglia più dura: quella contro la criminalità organizzata”.
Veri protagonisti della manifestazione i bambini. Centinai di scolari scesi in campo con le loro insegnanti e genitori per dire no, per combattere e urlare il loro disappunto e la loro volontà a non piegarsi di fronte alla criminalità. Un impegno continuo anche delle scuole di Torre Annunziata che cercano in tutti i modi di evidenziare l’importanza della legalità, del rispetto delle regole.
Risuonano come musica celestiale i nomi delle vittime della camorra. Le voci non timide ma ben impostate dei bambini creano un momento emozionante di condivisione, di ricordo e memoria.
Toccante la presenza di Andrea Sveva Cerrato, la figlia di Maurizio, il 61enne ucciso il 19 aprile 2021 in via IV Novembre per un posto di parcheggio. Presente anche Noemi Morione, la figlia di Antonio, il pescivendolo di Boscoreale ucciso un anno fa nel tentativo di sventare una rapina.
Queste bambine sono l’esempio della crudeltà della camorra. Due innocenti che dovranno vivere senza la guida di un padre perché qualcuno malsano ha deciso di interrompere in maniera disumana la vita dei loro papà. Ci auguriamo che non ci siano più Noemi e Andrea nella nostra città. Non vi siano più bambini obbligati a vivere senza la figura di un genitore, mogli o mariti senza il consorte.
Ci auguriamo che la voce di questi bambini e il loro impegno a crescere e vivere nella legalità arrivi il più lontano possibile. La speranza è che questa generazione e quella a seguire possano vivere in una società migliore.