Superba, sontuosa, imponente Lina Sastri. Nella suggestiva cornice del Santuario dello Spirito Santo a Torre Annunziata, la camaleontica artista partenopea ha sedotto i numerosi presenti letteralmente catturati da cotanta eccellente maestria.
Un autentico cadeau di Natale per i cittadini torresi che hanno assistito allo spettacolo “Cunti e Canti del Natale Napoletano”.
Lina Sastri è tornata ad esibirsi nella nostra città dopo più di cinque anni. L’ultima performance è datata 2 marzo 2017, quando al teatro Politeama portò i suoi “Appunti di viaggio”. Oggi come allora si è stabilito immediatamente un contatto epidermico con il pubblico che è peculiare solo ed esclusivamente dei grandi del palcoscenico.
La sua voce, il suo sguardo, le sue movenze ti imprigionano, ti sequestrano. Non è possibile liberarsene. Non importa cosa canta o recita. Lei è straordinaria e sorprendente. Sempre.
“Cunti e Canti del Natale Napoletano” è un percorso virtuoso in versi e musica all’interno della ricorrenza religiosa più sentita dell’anno. Una declinazione dalla cifra artistica elevatissima che impiega celeberrime opere di autori come Eduardo De Filippo, E.A. Mario, Raffaele Viviani, Ferdinando Russo, ma contiene anche una piacevole contaminazione esterna firmata Lucio Dalla, il “Gesù bambino” di 4 marzo 1943.
Sessanta minuti di intenso, profondo, penetrante racconto che trascina, seduce, avvince, rapisce. Ad accompagnare Lina Sastri: alla chitarra Filippo D'Allio, al violino Gennaro Desiderio, alle percussioni Gianluca Mirra.
Unica pecca l’acustica della location. E in questo versante anche la straordinaria Lina Sastri può fare poco. In un teatro vero lo spessore di questo spettacolo acquisterebbe dimensioni decisamente diverse. Purtroppo Torre Annunziata, dalla primavera di quest’anno, non ha più un teatro. Ma questa è un’altra storia.
(Foto di Antonello Selleri)