Negli ultimi venti anni, checché se ne dica, un bel po’ di cose sono cambiate in meglio a Torre Annunziata.
Un esempio: venti anni fa non c’erano né ristoranti, né B&B e Case Vacanze, strutture necessarie per poter iniziare a parlare di turismo. Ora, invece, se ne contano a decine e anche di qualità, grazie ad imprenditori che credono nel futuro della città.
Il deficit culturale di una parte della comunità, poco incline a rispettare le regole, e di quelli che ritengono che delinquere sia la loro ragione di vita, frena purtroppo quel processo di trasformazione della città da industriale a turistica.
Lo sfogo di un imprenditore di una struttura ricettiva
Ne è un esempio lo sfogo di un imprenditore del settore alberghiero, che recentemente sulle pagine di Facebook ha manifestato il suo disappunto per un fatto avvenuto fuori dalla sua struttura.
«Di solito non mi piace scrivere o denunciare eventi negativi che riguardano la nostra città, ma questo fatto accaduto va portato alla luce». Inizia così il post sui social del gestore della struttura ricettiva “Patrizi e Tribus Hotel” di via Castello a Torre Annunziata. «Noi facciamo tanto per portare lustro e dignità alla città, ma poi accadono spiacevoli episodi come il saccheggio ad una moto di un nostro ospite di Monaco che era parcheggiata davanti all’hotel. Fatto spiacevole, vergognoso che non solo ha danneggiato l’immagine dell’hotel ma dell’intera città. Sì, perché questi turisti appartenenti al motor club tedesco non torneranno mai più qui da noi. Non solo, giustamente hanno denunciato il fatto quindi molti motociclisti turisti non metteranno più piede a Torre Annunziata. Ecco quindi – conclude il messaggio - la città continua a perdere di immagine, restando sommersa in questo degrado».
Ora è anche vero che episodi del genere possono accadere ovunque, ma di certo non contribuiscono a migliorare la nomea di una città troppe volte vilipesa da fatti di cronaca nera.
Ecco allora che parlare di turismo diventa una chimera. Anche se non siamo all’anno zero (questa estate c’è stato il pienone nelle strutture ricettive oplontine), se non si cambia mentalità, se non si riesce ad inculcare alla gente che di turismo si vive non bene, ma più che bene, allora tutti gli sforzi di coloro che hanno investito e continuano ad investire in questo settore diventano vani.
Purtroppo in questo momento Torre Annunziata è priva di una guida politica, la solo capace, se all’altezza della situazione, di educare e guidare una comunità in un processo di trasformazione difficile ma con effetti straordinari nel medio-lungo periodo.
Ed è per questo che occorrerebbe uno sforzo comune da parte di tutti per portare avanti un progetto (Torre Annunziata, città turistica) che dia in un futuro non molto lontano benessere e prosperità ai suoi abitanti.