"Villa Cesarano" diventa l'"Albergo Libera Gioventù". L'immobile di traversa Andolfi a Torre Annunziata, confiscato alla camorra, si trasforma e finalmente diventerà un punto di contatto sociale per i giovani.
Stamattina c'è stata l'inaugurazione alla presenza del commissario straordinario del Comune oplontino, il prefetto Antonio D'Acunto, e delle autorità civili e religiose del territorio. A gestire la struttura è la cooperativa Metanova di Somma Vesuviana, che partecipò all'avviso dell'Ente risalente al 2019 sottoscrivendo poi il contratto di assegnazione nell'agosto 2020, e che ha una collaborazione con “Finetica Onlus”, associazione che fornisce assistenza e consulenza ai soggetti a rischio di divenire vittime di usura ed estorsione, agli immigrati e alle persone che si trovano in particolari condizioni di disagio. Nel progetto è coinvolta anche Libera, il sodalizio contro le Mafie, ed ha ottenuto il sostegno dei Ministeri dell'Interno e dell'Economia e delle Finanze, del Dipartimento di Economia della Federico II di Napoli e dell'Osservatorio SLSG (spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia) dell'Università di Salerno.
L'edificio, sviluppato su due livelli, diventa dunque un ostello con 20 posti letto (da qui, il titolo del progetto "Albergo Libera Gioventù - Luogo di incontri, culture, memorie, ricerche"), uno spazio dedicato soprattutto a ragazze e ragazzi che potranno soggiornarvi. E, in questo periodo, anche un luogo di accoglienza per i rifugiati ucraini. Ma non solo, all'esterno è presente anche la mostra fotografica "Camorra e anticamorra: storie di criminali, eroi e vittime innocenti" del giornalista Bruno De Stefano.
La Villa, appartenuta al boss Ferdinando Cesarano, fu trasferita nel 2011 dall'Agenzia del Demanio al Patrimonio indisponibile del Comune di Torre Annunziata.