Come si invitava a fare nei saloon del Far West con il cartello “Non sparate sul pianista”, mi verrebbe da dire “Non sparate sul sindaco”.
Già perché è da un mese che il “povero” primo cittadino, soprattutto dopo l’episodio dell’arresto del dirigente dell’Utc Nunzio Ariano, è stato preso di mira da una parte della stampa, da una frangia del suo stesso partito e da qualche ex dirigente e politico del comune di Torre Annunziata. Ho escluso l’opposizione perché in questa fase sta svolgendo pienamente il suo ruolo.
Che il primo cittadino in questi quasi quattro anni del suo mandato abbia commesso degli errori è innegabile, e non starò qui a sottolinearli. Ma ora sembra che tutto quello che fa o non fa il sindaco sia sbagliato. Azzera la Giunta? Ha sbagliato. Ne rinomina una nuova di alto profilo, e giù critiche. Chiude le scuole in base a dati allarmanti? Non doveva farlo. E così via…
A volte, gli vengono addebitate anche procedure che sono proprie di altri organismi, ignorando anche le più elementari norme sulla separazione dei poteri.
E’ il caso degli assegni alimentari corrisposti al dirigente Ariano fino al periodo delle sue dimissioni. Si dà la colpa al sindaco di non aver avviato con tempistica la procedura di licenziamento dell’ingegnere. Bastava un minimo di approfondimento per sapere che la procedura non viene avviata dal sindaco ma dall’UPD (Ufficio Procedure Disciplinari) e che lo stesso Ufficio l’ha notificata ad Ariano tre giorni dopo aver avuto notizia della convalida dell’arresto. Un altro aspetto da sottolineare è che il dirigente aveva 20 giorni di tempo, obbligatori per legge, per le sue controdeduzioni. Sta di fatto che il 15 gennaio, prima della scadenza dei 20 giorni, Ariano si dimette. A lui vengono corrisposti solo gli assegni alimentari previsti per legge e calcolati fino al giorno delle sue dimissioni.
A latere, l’Ufficio Procedure Disciplinari dovrà inviare tutto l’incartamento alla Commissione Giurisdizionale della Corte dei Conti per un eventuale danno d’immagine che la vicenda ha causato al comune di Torre Annunziata.
In conclusione tutto secondo quanto prescrive la legge, ma per altri forse questo non conta. L'importante è essere contro.