La “Festa del Tricolore”, che ricorre oggi 7 gennaio, è stata istituita dalla legge nº 671 del 31 dicembre 1996, per ricordare la nascita del vessillo italiano, adottato per la prima volta, in questa data, nell’anno 1797 nella città di Reggio Emilia, allora facente parte della Repubblica Cispadana, stato sorto sotto la protezione delle armi francesi e quindi per distinguere il contingente italiano all’interno dell’esercito di Napoleone.
L’adozione di una bandiera Verde, Bianca e Rossa si deve a Giuseppe Compagnoni, costituzionalista, letterato e giornalista italiano che per tale motivo è conosciuto come il “Padre del Tricolore”.
Il Tricolore a tre bande verticali di eguali dimensioni sembra essere collegato alla bandiera francese, con il verde, in sostituzione del blu, a simboleggiare i diritti naturali di libertà ed uguaglianza. Anche se, per la scelta dei colori, le varianti sono molteplici: il verde sostituito al blu perché colore delle uniformi della Guardia civica milanese; il verde scelto per simboleggiare il colore delle pianure italiane, il bianco per il colore tipico delle montagne e il rosso per il sangue dei caduti. Vi è anche un’ipotesi di scelta dei colori legata alla religione cristiana, identificando nei colori le virtù teologali: il verde, la speranza, il bianco, la fede ed il rosso, la carità.
Ma per arrivare ad essere il vessillo dei giorni nostri, la Bandiera italiana ha vissuto varie peripezie e cambiamenti. Nel 1814, caduto Napoleone, il Tricolore fu abolito ma restò nella memoria storica del popolo che lo innalzava contro gli austriaci. Nel 1848 i Savoia lo adottarono per il Regno di Sardegna, inserendo al centro della banda bianca il loro scudo. Re Francesco II di Borbone, 1860 decretò che la bandiera verde, bianca e rossa fosse anche il vessillo ufficiale del suo Regno, con lo stemma delle Due Sicilie sul bianco. Nel 1861 divenne bandiera del Regno d’Italia con la proclamazione dell’Unità d’Italia e nel 1946, con la proclamazione della Repubblica, dal Tricolore fu eliminato il simbolo savoiardo, il 27 dicembre del 1947 fu il giorno in cui venne fissato come Bandiera nazionale con l'articolo 12 della Costituzione che recita: “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.”
Un dipinto degli anni Venti del secolo scorso, dell’artista post macchiaiolo, Cafiero Filippelli, “Il Tricolore”, può essere esplicativo per la situazione che da oltre dieci mesi attanaglia il nostro Paese. Un olio su tela che mostra una donna intenta a rammendare con amorevolezza il Tricolore di un Paese uscito malridotto dalla Prima Guerra Mondiale. Un’opera, nonostante i suoi cento anni, contemporanea al momento critico: un’Italia pronta a curare tutte le sue “ferite” per risollevarsi.