Un “cuore” di doni, canti natalizi e tante candele illuminate per dare “luce a chi di luce si impegna a donarla quotidianamente”, così si presentava ieri sera l’entrata dell’Ospedale COVID di Boscotrecase.
A dare luce, calore e “abbracci” a distanza, i rappresentanti delle Istituzioni: Pietro Carotenuto, sindaco di Boscotrecase, Vincenzo Ascione, sindaco di Torre Annunziata, Luca Reale, comandante della Guardia Costiera, Carmela Sorrentino, assessora del Comune di Boscotrecase, i rappresentanti delle Associazioni che nell’ultimo periodo sono state impegnate nella raccolta “La Mangiatoia della Bontà” e Anna Vitiello, portatrice sana di Bontà ed ideatrice della manifestazione.
Una tappa dovuta questa, l’esplosione dell’enorme senso di gratitudine verso coloro i quali, quotidianamente, danno battaglia ad un virus devastante per salvarci la vita ed ai degenti. Un modo per poter tornare a godere del contatto umano, contatto col mondo esterno che oggi riescono ad avere soltanto attraverso tablet o smartphone. Regalare loro attimi di gioia.
Mai come negli ultimi tempi Amministrazioni comunali e cittadini si sono stretti in un abbraccio giocoforza per manifestare con perentoria concretezza la Solidarietà verso il prossimo in difficoltà. Un sogno realizzato sarebbe se solo Bontà e Solidarietà fossero gli anticorpi sconfiggitori del virus.
Ieri sera un “Abbracciame” di Andrea Sannino cantata in coro dagli intervenuti e dagli operatori sanitari disposti su due schieramenti opposti, gli uni difronte agli altri divisi da una linea di confine immaginaria scavalcata, sradicata dall’umano sentimento dell’Amore.
Un Natale differente, certo, questo ma con delle, seppur piccole, consapevolezze in più. Fare squadra rende un traguardo meno lontano ed ostico e Accidere ex una scintilla incendia passim (divampano da una sola scintilla incendi diffusi), basta davvero poco, una scintilla di Bontà scatena gli incendi della Felicità. E negli ultimi giorni, grazie alle svariate manifestazioni benefiche e solidale, di Felicità ne è stata profusa.