«Eravamo giovanissimi e frequentavamo la Curva di via Gino Alfani a Torre Annunziata, per questo il nostro gruppo si chiama “Quelli della Curva”. Ci esibiamo in tammurriate napoletane, con canti e balli popolari».
A parlare e Michele D’Apuzzo, impegnato da sempre nel sindacato di base, poi in politica (è stato consigliere comunale dal 1995 al 2005 rappresentante di Rifondazione Comunista”) ed ora componente del gruppo come chitarrista e cantante.
“Di noi fanno parte musicisti professionisti diplomati al Conservatorio, come il violinista Luigi – continua Michele –, e artisti come Ciro Cascina, poeta, attore e intellettuale oplontino. Ma anche tante mamme e papà, nonne e nonni, casalinghe e professionisti che si divertono, ma allo stesso tempo lanciano un messaggio socio-religioso. Già, perché come altri culti rurali, quello della tammurriata è la continuazione genuina di una religiosità lontana dalle teologie di Templi e Cattedrali, ed è legata alle sette Madonne Campane. Inoltre il nostro gruppo, laddove c’è da lanciare un messaggio sociale, è sempre presente. Come lo è stato a Rovigliano, per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento del Sarno; oppure a San Giovanni a Teduccio, per protestare contro il degrado di un quartiere; alla Chiesa San Rocco di Ponticelli, dove abbiamo fatto ballare decine di persone; a Roma, allo sciopero dei pensionati; e così via. Ma ci divertiamo, e facciamo divertire, facendo anche posteggi, come ci è capitato di fare qualche volta fuori ad un bar di Torre, oppure con i turisti tedeschi di Hemmendingen del nostro caro amico Oscar Guidone. E come faremo anche domenica sera, 28 luglio, davanti al Cafè Bar Gido’s (ex bar Haiti, ndr) in corso Umberto I. Per l'occasione vi invito tutti a partecipare: ballerete e vi divertirete insieme a noi».
Ma come è nato questa passione? «Ci frequentavamo da giovani – continua Michele -. Ci ha sempre accomunati la passione per i canti e balli popolari. Così abbiamo pensato di iscriverci ad un corso di tammorra e di ballo, approfondendo il canto popolare con ricerche su quello contadino, cantato nei campi dai lavoratori della terra».
Prossimo appuntamento? «Ci esibiremo, se così possiamo dire, per la Festa del 5 Agosto, ma soprattutto per quella del 22 Ottobre in onore della Madonna della Neve. Dovete sapere che a Torre Annunziata c’è sempre stata la tradizione della musica popolare. Prima della processione fuori alla Basilica si esibivano gruppi popolari con canti rivolti alla Madonna. Quest’anno rievocheremo questa tradizione, facendo un passo indietro nel tempo».
Ho assistito sovente ad esibizioni di balli e canti popolari. Sono coinvolgenti e spesso ti “prendono”, anche se non sei un provetto “ballerino”. Ma vedere Michele così coinvolto da questa nuova avventura mi ha alquanto sorpreso. Ricordo ancora le nostre “battaglie” in Consiglio comunale, lui “comunista” convinto, con cultura sindacale, sempre a favore dei lavoratori. Personaggio bizzarro allora, con la sua chioma riccioluta e la sua parlantina con inflessione torrese. E’ certo che la vita ti riserva sempre delle sorprese. Se sono belle, poi, è ancora meglio.